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8 Mar

Fotografia italiana Contemporanea. Apre Galleria Indice a Milano

Dal 25 marzo al 24 aprile 2022, lo spazio Scalo Lambrate a Milano (via Saccardo 12) ospita la mostra Fotografia italiana contemporanea.

L’esposizione, curata da Andrea Tinterri e Luca Zuccala, organizzata da STATE OF e sostenuta da Finer Finance Explorer, esplora il panorama dell’immagine contemporanea, attraverso le opere di sedici autori: Mattia Balsamini, Fabio Barile, Fabrizio Bellomo, Silvia Bigi, Alessandro Calabrese, Marina Caneve, Nicolò Cecchella, Giorgio Di Noto, Rachele Maistrello, Silvia Mariotti, Allegra Martin, Jacopo Rinaldi, Alessandro Sambini, Caterina Erica Shanta, Jacopo Valentini, Emilio Vavarella.

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Fabrizio Bellomo, 2010

L’iniziativa inaugura la nuova piattaforma digitale Galleria Indice, dedicata alla fotografia contemporanea italiana. Il progetto nasce come una realtà online che vuol far conoscere attraverso mostre, confronti, conversazioni, iniziative varie, la nuova fotografia italiana e diventare il punto di riferimento di questo linguaggio che oggi sta vivendo un’importante trasformazione.

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Silvia Mariotti, 2020

La rassegna propone sedici opere, una per ogni artista, e raccoglie progetti che documentano la frammentarietà del panorama creativo italiano, che va dal rapporto diaristico con la fotografia, come in Arcadia di Allegra Martin, con fotografie di paesaggio in piccolo formato a raccontare una frequentazione intima con l’immagine, fino al lavoro Human Image Recognition di Alessandro Sambini in cui l’autore ha dapprima selezionato una serie di immagini iconiche o comunque di larga diffusione, quindi ha suddiviso, come farebbe un algoritmo, il rettangolo visivo in diverse porzioni assegnando a ognuna di essa un nome.

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Emilio-Vavarella, 2021

È all’interno di questi due poli che si configurano le ricerche degli artisti di Galleria Indice; in Isoai di Mattia Balsamini, il ricordo del paesaggio d’infanzia diventa contenitore di forme ricorrenti, Fabrizio Bellomo propone un’ indagine analitica di macerie ancora abitabili e abitate nel paese di Ksamil in Albania, Nicolò Cecchella s’immerge in una dimensione barocca verificando le potenzialità della materia, Silvia Mariotti accompagna lo spettatore in un bosco al limite dell’informale, Jacopo Rinaldi sovrappone in una sola immagine i volti di una classe di quarantuno bambini tra cui compaiono quelli del filosofo Ludwig Wittgenstein e di Adolf Hitler.

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Giorgio Di Noto, 2015

Fabio Barile guarda il paesaggio investigando il concetto di soglia e confine, Marina Caneve, con il progetto Entre chien et loup, si confronta con la dimensione monumentale e immaginifica della montagna, Silvia Bigi filtra il ricordo del sogno attraverso un algoritmo restituendo forme frastagliate in scala di grigi, Alessandro Calabrese continua il suo attento lavoro ‘metafotografico’ stampando sul verso ‘sbagliato’ della carta fotografica, ottenendo un’immagine liquida e instabile, Giorgio Di Noto, con il progetto Matrix sottopone alcune immagini iconiche della storia della fotografia alla ricodifica di un algoritmo, Rachele Maistrello, in Stella Maris, modifica il paesaggio limitrofo a una casa di cura per dare forma alla fantasia e alle percezioni degli ospiti che la abitano.

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Allegra Martin, 2018-2021

E ancora, Caterina Erica Shanta indaga i frammenti iconografici rimasti a seguito di un disastro climatico, intersecando due momenti drammatici come la tempesta Vaia del 2018 e l’alluvione di Firenze del 1966, Jacopo Valentini esplora la cultura visiva del territorio campano del Vesuvio, modellando un carattere metafisico tra architettura e natura, Emilio Vavarella, nel progetto Double Blind, ricerca il rapporto tra memoria e immagine, attraverso le testimonianze degli abitanti di Santa Maria di Leuca e della loro emigrazione durante gli anni cinquanta.

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Silvia Bigi, 2020

“Quello su cui abbiamo lavorato – sottolineano Andrea Tinterri e Luca Zuccala – è una proposta eterogenea per restituire un’ampiezza linguistica e tematica. La curatela si è limitata a un carotaggio sulla nuova fotografia italiana senza circoscrivere il campo e innalzare barriere ideologiche. Ormai il termine fotografia è spesso limitante, paradossalmente noi vogliamo rimanere fedeli a questa categoria per portarla alle estreme conseguenze e quindi superarla”.

“Galleria Indice – proseguono Andrea Tinterri e Luca Zuccala – vuole raccogliere sotto un unico cappello l’espressione migliore della fotografia italiana contemporanea”.

Galleria Indice si occupa di promuovere, approfondire e veicolare la ricerca di artisti che includono la fotografia all’interno della loro progettualità, senza escludere contaminazioni tecniche e linguistiche.

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Marina-Caneve, 2019-2020

La piattaforma si caratterizza per un ampio approfondimento critico in modo da diventare un punto di riferimento non solo per collezionisti, ma anche per un pubblico di curatori, ricercatori, professionisti o semplici appassionati.

Sul sito, i lavori degli artisti sono accompagnati da interviste e interventi che contestualizzano e approfondiscono i diversi progetti selezionati.

Galleria Indice è una società Benefit che si impegna a devolvere una percentuale di ogni vendita all’Associazione Praevenus, dedita alla ricerca e alla prevenzione del tumore al seno.

STATE OF
Dopo la feconda parentesi con lo showroom di alta moda Aretè, State of esce dallo spazio in Porta Romana per insediarsi in molteplici spazi urbani nella città di Milano. Come sua natura e tradizione, la piattaforma artistica e culturale multidisciplinare State of trae linfa dalla struttura che la ospita, esplorando i molteplici linguaggi dell’arte contemporanea, dalla pittura alla ricerca sperimentale emergente, rispecchiando lo studio e la formazione dei due coordinatori del progetto, Manuela Nobile e Luca Zuccala.

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Caterina Erica Shanta, 2019


FINER FINANCE EXPLORER
Da quando è nata FINER Finance Explorer unisce ai suoi impegni nelle ricerche di mercato in ambito finanziario una particolare attenzione al mondo della cultura e delle humanities. Nella convinzione che nello studio di un settore siano sempre più essenziali i dialoghi interdisciplinari.

L’arte è parte di questi dialoghi e FINER, fedele anche alla sua vocazione di think tank, intende esplorarne le molte connessioni e le dinamiche che da sempre la legano al mondo della finanza.

 

Adele Rochelle

Da ArtsLife

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