Venerdì 16 settembre inaugurerà, presso la cornice di Palazzo San Cristoforo, la mostra ANIMALIST, realizzata dal collettivo GEL. La scultura contemporanea incontra e dialoga con un palazzo fermo nel tempo, in un gioco tra passato e presente l’arte trova la propria espressione.
GEL è un soggetto artistico plurale, ovvero l’acronimo di Giovanni (Raspini), Erika (Corsi) e Lucio (Minigrilli). In realtà non ha nessuna importanza chi o quanti siano i suoi componenti. È importante invece la sua unicità artistica, espressa con una mano sicura e definita, un’identità forte e riconoscibile. Realizza opere in ferro, bronzo, ottone e in altri materiali con senso di contemporaneità, mixando innovazione, tradizione e legame col territorio. Di sicuro GEL unisce tre soggetti creativi che hanno una totale condivisione di sensibilità ed espressione figurativa. Tutti e tre vantano una lunghissima esperienza nel modellato plastico e nella fusione a cera persa e le loro opere nascono da una condivisione ed una armoniosa ripartizione dei ruoli.
La location scelta per la mostra è quella di Palazzo San Cristoforo a Lucignano (Arezzo). Situato in via Matteotti 48, esso è un luogo dove il tempo si è fermato, col privilegio di camminare in saloni completamente affrescati che non hanno mai subito l’offesa di radiatori, prese elettriche, infissi in alluminio, pavimenti in gres, tramezzi o controsoffitti. Le sale sono come apparivano tre o quattro secoli fa: una rarità assoluta, un’occasione imperdibile per assaporare la bellezza patinata e sincera del tempo.
Ecco allora l’incontro: da un lato le opere di GEL, dall’altro il palazzo senza tempo. Si vuole, anche se in maniera effimera e transitoria, far dialogare questi spazi con opere contemporanee di arte e design. Un’occasione unica da assaporare nella sua interessante precarietà, prima di qualunque altro restauro. Verrà perciò allestita una mostra di scultura e design diversa e scenografica, attuale e provocatoria. Cinquanta opere realizzate con la tecnica della fusione a cera persa o forgiate nel metallo. Autore un solo soggetto, ovvero il collettivo GEL.
“Le sculture in bronzo che GEL presenta”, ci dice Giovanni Raspini, “non sono mai multipli o ripetizioni. Ogni opera ha una sua individualità e nasce secondo un progetto autonomo. Tutte sono prima realizzate in cera e poi fuse in bronzo, “il metallo dell’eternità”, con la tecnica della fusione a cera persa. Una tecnica che ha oltre duemila anni di storia e che ancora ha una sua attualità e ragione di essere. Che si tratti di un anello d’oro etrusco o dei bronzi di Riace, il processo rimane lo stesso ed è invariato da millenni.
Tra le fonti di ispirazione del collettivo di artisti troviamo sempre presente una componente organica, naturalistica, o meglio “animalier”. Legata ad echi della natura morta, della raffigurazione di oggetti d’uso quotidiano, della lettura in chiave plastica di libri, scatole, astucci, piante grasse, monete, gioielli e oggetti vari. Tutto unificato e livellato dall’essere reso in bronzo. Poi ci sono gli animali. Sempre a grandezza naturale: topi, iguane, serpenti, lucertole e tartarughe. Dalla resa plastica che rasenta il virtuosismo. Spesso il bronzo incontra il ferro forgiato, anch’esso declinato con lavorazioni e patine contemporanee. A volte le opere in ferro vivono di vita propria, facendosi sculture e complementi di arredo stilisticamente autonomi.
“La mostra di Lucignano”, racconta ancora Raspini, “sarà un unicum nel mondo delle esposizioni artistiche. Rinuncerà ai comodi della tecnologia. Un evento non replicabile o ripetibile, anche qualora il palazzo diventi, come auspicato, galleria d’arte. Le opere saranno infatti ammirate alla luce del sole che tramonta e a quella di decine di grandi candele, così che gli ospiti si troveranno in uno vero strappo del tempo. Un tempo assoluto dove bellezza e cultura potranno dialogare e dare frutti.”
Emerge la volontà di raccontare la forza della tradizione toscana in un borgo unico e speciale – Lucignano in Valdichiana, appunto – legato per cultura e lavoro alla formidabile materia che nasce dalla fusione del bronzo o dalla forgiatura del metallo. Per valorizzare ulteriormente queste meravigliose opere, la direzione artistica della manifestazione sarà affidata al prof. Pasquale Giuseppe Macrì, esperto di arte contemporanea e collezionista, già promotore ed organizzatore dell’importante mostra Icastica in Arezzo”.
L’inaugurazione avrà luogo venerdì 16 settembre, dalle ore 18.00 presso le sale di Palazzo San Cristoforo in via Matteotti 48 a Lucignano (AR).
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico da sabato 17 settembre a domenica 16 ottobre, con orario 10-13 14-18 (chiuso il lunedì)
GEL, un acronimo per tre artisti
G sta per Giovanni Raspini, 72 anni, laurea in architettura a Firenze, designer di gioielli, progettista di interni, imprenditore. Da oltre trent’anni alla guida di un’azienda che produce argenti e gioielli con 120 dipendenti, 25 negozi propri in Italia ed all’estero, oltre 300 rivenditori wholesale e un forte know-how nel settore della microfusione.
E per Erika Corsi, 37 anni, diplomata all’Istituto d’Arte di Arezzo, la migliore del suo corso, a 17 anni il suo professore la presentò a Raspini che vide subito i segni del talento. Oltre vent’anni di esperienza nella progettazione e prototipazione di gioielli. Voleva lavorare nel mondo del vino (è una valente sommelier) o dei cavalli, ma Giovanni non se l’è lasciata sfuggire ed oggi è responsabile dell’Ufficio Stile della sua azienda.
L per Lucio Minigrilli, 40 anni, studi da avvocato, ma quando è arrivato il momento di scegliere ha buttato la toga e scelto lo scalpello. Scultore professionista, ha un suo laboratorio a pochi chilometri da Arezzo e affronta tutte le tecniche e tutti i materiali. Ha realizzato sculture in bronzo sia di piccole dimensioni che monumentali ed esposto in numerose gallerie. Collabora da anni come consulente e modellista esterno con la ditta Raspini ed ha una grande esperienza nel modellato plastico e nelle tecniche di patinatura del bronzo.
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