Un restauro attuato per donare nuovo lustro ad un palazzo storico e che ha invece permesso di scoprire un vero e proprio tesoro: è quanto accaduto con i lavori che hanno interessato il palazzo Tatoi della famiglia reale greca e che hanno consentito di portare alla luce una cantina reale piena di rare bottiglie.
La notizia è stata diffusa da un portavoce del Ministero della Cultura, che ha sottolineato come i vini ritrovati abbiano un valore a dir poco inestimabile. Molte bottiglie riportano l’etichetta originale e sono considerati rilevanti dal punto di vista storico: gli archeologici ha trovato più di 4.000 bottiglie di vino ed oltre 235 casse contenenti distillati di vario tipo. Ci sono inoltre altre 300 casse non ancora aperte e che quindi, potenzialmente, potrebbero contenere altre bottiglie preziose che renderebbe ancor più rilevante la scoperta. Tra i rari vini trovati nella collezione ci sono bottiglie di Château Margaux, Château de Vincennes e Château Rothschild, un’edizione speciale del whisky Chivas in una bottiglia di ceramica, prodotta per celebrare l’incoronazione della regina Elisabetta II in Gran Bretagna, e una collezione di bottiglie che portano l’etichetta della tenuta.
Il contenuto di buona parte delle bottiglie rinvenute e in corso di catalogazione è stato ritenuto ancora idoneo al consumo, pur essendo stato conservato in condizioni pessime. Il Ministero della Cultura ha richiesto ulteriore assistenza per il restauro della cantina del Tatoi Palace, poiché sono necessarie conoscenze specialistiche per prendersi cura nel modo corretto dei vini e dei distillati ritrovati. L’azienda Achaia Claus ha scelto di lavorare pro bono per la seconda parte dell’opera di restauro, fungendo da consulente speciale per la cantina. Achaia Claus ha firmato un protocollo di collaborazione con il Ministero della Cultura e il capo dell’archivio storico dell’azienda, Periklis Baltas, è alla guida del lavoro che sta svolgendo con il ministero.
La cantina gode dello status di prima azienda vinicola della Grecia, essendo stata fondata nel 1861, e da allora ha operato ininterrottamente. Oltre ad essere un’impresa moderna, gestisce anche un museo dell’enologia e dispone di personale specializzato che si è impegnato a valutare le bottiglie trovate nella tenuta Tatoi e a raggrupparle in base al loro valore e allo stato di conservazione. Il ministro della Cultura, Lina Mendoni, ha dichiarato: “La collezione di vini e distillati Tatoi, oltre al suo significativo valore collezionistico, è anche di grande interesse scientifico e di ricerca. Il lavoro di restauro per mostrare l’ex tenuta reale è complesso e richiede una conoscenza specialistica di varie aree. Per la valutazione della collezione dei vini stiamo lavorando con scienziati specializzati che hanno know-how, sia a livello enologico che per quel che concerne la validazione storica”.
“Il nostro obiettivo, al termine dei lavori di restauro e di trasformazione dell’edificio del palazzo in sede museale, è di trovare spazio nelle cantine del palazzo per esporre la parte della collezione che verrà ritenuta idonea. Sarà aperta al pubblico la collezione della cantina Tatoi, di eccezionale valore culturale ed enologico”.
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