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13 Mar

Fratello sole, sorella luna. La natura nell’arte

Dal 15 marzo al 15 giugno 2025, la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia ospita la mostra FRATELLO SOLE, SORELLA LUNA. La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico, Leonardo e Corot, in occasione dell’ottavo centenario dalla composizione del Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi, tra i primi testi poetici in lingua volgare, ma anche manifestazione di un rapporto rinnovato con la Natura, alla quale il Santo dà del “tu” per la prima volta, in un’ideale ricucitura della relazione tra Uomo e Ambiente, che ha avuto un’influenza straordinaria sull’Arte, a partire dal XIII secolo.

Paolo Uccello, Miracolo dell’Ostia profanata, 1567-1568

La rassegna gode del patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede, che l’ha inserita nel calendario ufficiale del Giubileo 2025, del patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, e ha ottenuto sostegno del Comitato per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi e il contributo della Fondazione Perugia. Curata da Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria, da Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, storiche dell’arte responsabili delle collezioni della Galleria Nazionale dell’Umbria, presenta oltre ottanta opere, tra dipinti, disegni, incisioni, sculture e volumi a stampa di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell’arte italiana ed europea, quali Pisanello, Michelino da Besozzo, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Giambologna, Jan Brueghel il Vecchio, Domenichino, Annibale Carracci, Nicolas Poussin, Salvator Rosa, Giambattista Piranesi, Jean-Baptiste Camille Corot e molti altri, i cui capolavori segnano i momenti di svolta in cui le arti figurative hanno affrontato e raccontato nel corso dei secoli l’avvincente rapporto dell’uomo con la Natura.
L’intento è quello di dare conto in maniera approfondita e suggestiva delle diverse sfumature con le quali il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica.
La mostra si avvale della collaborazione di RAI Umbria e prevede una serie di iniziative collaterali rese possibili dalle sponsorizzazioni di Connesi, Urbani Tartufi e Pucciufficio.

Jean Baptiste Camille Corot, La Cascata delle Marmore a Terni, 1826-1828

I CAPOLAVORI IN MOSTRA

In apertura di mostra figura il formidabile Giudizio Universale di Beato Angelico, prestito eccezionale dal Museo di San Marco di Firenze; dalla Galleria dell’Accademia di Firenze giunge l’enigmatica Tebaide di Paolo Uccello, qui anche con la Predella con il Miracolo dell’Ostia profanata dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.
Dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia arriva il celebre San Girolamo di Piero della Francesca, che dialoga con la Crocifissione di Jan van Eyck della Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia e convive con il San Girolamo dipinto da Lorenzo Lotto, proveniente da Castel Sant’Angelo di Roma.
Quattro disegni di Pisanello dal Louvre di Parigi sono capaci di restituire l’attenzione naturalistica di questo grande interprete del gotico internazionale, pioniere dell’osservazione scientifica da parte degli artisti.
Tra le opere librarie più significative esposte a Perugia si trovano gli straordinari manoscritti miniati, provenienti dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, contenenti la Legenda maior sancti Francisci di Bonaventura da Bagnoregio, realizzati dal Maestro della Legenda Maior (attivo a Milano, 1340-1350 circa), e la Bibbia (1399), opera di miniatori padovani (attivi a Padova o Vicenza, 1400 circa).
La Madonna del Roseto di Michelino da Besozzo, iconica raffigurazione della natura irreale nella sua perfezione, illustra la cultura figurativa tardogotica. A breve distanza di tempo, ma ormai in pieno Umanesimo, volumi fondamentali come il De Pictura di Leon Battista Alberti, la Summa de arithmetica di Luca Pacioli e il De Perspectiva pingendi di Piero della Francesca segnano un’epocale rivoluzione, codificando il sistema prospettico come strumento per la rappresentazione realistica dello spazio. Un focus è dedicato al Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, di cui giungono a Perugia due fogli dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano per indagare il suo contributo allo studio del volo degli uccelli, sia attraverso l’osservazione della natura sia attraverso la sua ricostruzione in forma di macchina.
Con l’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna viene affrontato il tema del valore simbolico degli elementi naturali, esplorato anche da pittori come Dosso Dossi, con la Melissa dalla Galleria Borghese, Federico Barocci, autore di una commovente rappresentazione della Stimmate di san Francesco, che giunge da Fossombrone, e Correggio, di cui è esposto il Ritratto di uomo che legge del Castello Sforzesco di Milano.
Il percorso si immerge quindi nella visione idealizzata della natura attraverso i campioni della pittura classicista e barocca, da Annibale Carracci, con la Visione di Sant’Eustachio, a Giovanni Lanfranco, con l’Assunzione della Maddalena, dal Museo di Capodimonte a Napoli. Il momento focale dell’avvento di un approccio moderno alle scienze naturali, nella classificazione delle specie viventi (anche provenienti dal Nuovo Mondo), è evidenziato nel passaggio dalle raccolte tipiche delle Wunderkammern alle pubblicazioni di Ulisse Aldrovandi, mentre le scoperte scientifiche e astronomiche di inizio Seicento sono rappresentate dallo straordinario manoscritto del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei conservato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Ricca è la sezione che presenta la natura misteriosa e incombente che appare nei paesaggi tra Seicento e Ottocento: protagonisti sono autori di enorme importanza nella storia dell’arte, quali Nicolas PoussinWilliam HamiltonDonato Creti – con due prestiti eccezionali dai Musei Vaticani – Claude Lorrain e Giambattista Piranesi, fino alla chiusura della mostra, affidata alla Cascata delle Marmore, dipinta da Jean-Baptiste Camille Corot.

Beato Angelico, Giudizio Universale, 1425-1430

LA SALA IMMERSIVA

Con la mostra Fratello Sole, Sorella Luna inaugura la sala immersiva permanente della Galleria Nazionale dell’Umbria, un momento che offre ai visitatori un’esperienza ogni volta diversa, grazie all’uso delle nuove tecnologie. In particolare, per l’occasione, è stato messo al centro della sala il Cantico delle Creature, che fa da guida per la scoperta dei dettagli delle opere d’arte, nel tentativo di riscoprire il senso di questo capolavoro della letteratura: una preghiera, ma anche un’ode alla sublime bellezza della Natura, così come appare nei capolavori in mostra.

LE INIZIATIVE COLLATERALI

La mostra sarà l’occasione per proporre al pubblico dei momenti di approfondimento grazie alla collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Perugia, che proporrà degli appuntamenti a cura di David Grohmann e Andrea Margaritelli: i tre incontri rifletteranno sulla tematica Foresta e Società (partendo dalla presentazione del libro Foreste e società – Piccolo Dizionario di Gestione Forestale Sostenibile, curato da Marco Marchetti e promosso dal dott. forestale Antonio Brunori presidente di PEFC Italia), sul Consumo di suolo e la rappresentazione del dato (con il coinvolgimento dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale); sull’attuale dibattito circa Costruire la Natura in Città: i servizi ecosistemici del verde urbano (in collaborazione con le Università di Perugia e di Bologna, grazie agli spunti derivanti dai risultati del PRIN Grave).
L’Ufficio Servizi Educativi della Galleria Nazionale dell’Umbria organizza la giornata per le famiglie dal titolo Marrone. Foreste di cartone nell’ambito del progetto Tutti i colori della GNU, nato dalla collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Perugia.

IL CATALOGO

L’esposizione è accompagnata da un catalogo, edito da Moebius (Milano), che si apre con i testi introduttivi del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, del Pro-Prefetto Dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede S.E. Mons. Rino Fisichella, del Direttore Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del MiC Alfonsina Russo, del Direttore Generale Musei del MiC Massimo Osanna, della Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, della Sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi.
Seguono i saggi dei curatori dell’esposizione e di numerosi studiosi: La voce strappata, il Cantico di Davide Rondoni; Le fonti del Cantico di frate Sole di Costantino D’Orazio; Natura ed esperienze sociali nell’arte del Medioevo. Riflessioni sull’iconografia del creato di Veruska Picchiarelli; La prospettiva e la centralità dell’individuo nella rappresentazione del mondo di Leonardo Baglioni e Sofia MenconeroNatura “maestra de’ pittori”. Un possibile percorso nell’arte italiana del Quattrocento di Giacomo Alberto Calogero“Specchio del mondo visibile”: la vocazione scientifica della pittura dei Paesi Bassi di Carla ScagliosiDal mondo in una stanza all’ordine della Natura di Lucia CorrainFrancesco d’Assisi e il creato. Risonanze nell’arte di Giuseppe Cassio.
In chiusura del prezioso volume il catalogo e le schede delle opere.

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