Siamo tornati, con qualche chilo in più, per raccontarvi tutte le sfumature dei dolci estivi per eccellenza, che conquistano un posto d’onore nei carrelli di grandi e piccini. Dalle novità ai prodotti storici, dai classici intramontabili alle invenzioni che non supereranno l’estate. Saremo stati clementi?
L’estate italiana 2021 si sta rivelando bollente. Boccheggiamo a ogni angolo di strada e non siamo certo disposti a risparmiarci sul numero di gelati da azzannare a ogni ora. Anche questa volta, la gelateria di fiducia non basta per soddisfare certe voglie e ci ritroviamo ad aprire costantemente lo sportello del freezer, nella speranza di riuscire ad entrarci dentro e finire in un villaggio incantato fatto di coni, coppette e stecchi ricoperti di cioccolato.
Purtroppo, non arriviamo nella Narnia del gelato ma, come al solito, ci tocca fare un’incursione al supermercato per recuperare quanto di meglio si riesce a trovare al reparto dei surgelati.
Agosto è spesso un momento di nuove esperienze con il carrello in mano. Frequentiamo piccoli market nei luoghi di villeggiatura o ci ritroviamo a deambulare nelle grandi corsie del megastore con tutta la calma del mondo, a raccogliere quanta più aria condizionata possibile. Insomma, ad agosto non facciamo la spesa di sempre anche perché, vacanze o no, cambiamo sempre un po’ i ritmi e le abitudini.
E se c’è una categoria di prodotti di cui faremo incetta in queste settimane, sono proprio i gelati confezionati, indiscussi generatori di nostalgia preadolescenziale e magnifici apportatori di fresco e calorie al gusto panna. Dopo aver passato in rassegna le vaschette, oggi tocca alle monoporzione nel senso più largo del termine: coni, stecchi e biscotti gelato che abbiamo selezionato da località di vacanza, proprio andando a scegliere tra le disponibilità dei banchi frigo a due passi dal mare con, ovviamente, un’incursione tra i brand di gelato a distribuzione locale.
Non solo le pagelle tra gelati confezionati, ma anche una bella sfida fatta di mille sfaccettature, tra cialde croccanti, coperture con nocciole o morbido biscotto.
Stando alle ultime statistiche, consumiamo circa 3kg di gelato confezionato all’anno, a persona. Dopo queste pagelle, prepariamoci a sfondare un nuovo record.
Winner Cube Algida – 3 ½
Con i gelati Winner, Algida ha fatto un casino dietro l’altro. Era partita bene con il Winner Taco negli anni ’90, un gelato strepitoso chiuso in una cialda a forma di taco con gelato alla panna e caramello e una copertura croccante. Poi decide di non produrlo più, per reintegrarlo nel 2014 dopo le tante richieste di clienti affezionati. Ma non è buono come prima, quindi scompare nuovamente e nascono altri prodotti Winner, tra cui questo: il Cube. Sembra la versione quadrata delle bomboniere Algida, ma scomodo da mangiare. Da dove si morde, come funziona? Sono le domande che ci facciamo guardandolo. Un quadrato di gelato variegato ricoperto al cioccolato e granella. Se volete fare un torto a qualcuno, offritegli il Winner Cube.
Coni Decò – 4
Decò è l’insegna di una catena di supermercati presenti al sud Italia che, in alcune zone, si è sostituita ormai all’assente Simply-Auchan. A marchio private label (si chiamano così i prodotti fatti da terzi, ma venduti con il marchio del supermercato) decidiamo di provare il cono classico, nel senso di classica imitazione di Algida, come sempre. L’azienda produttrice è Sammontana che ci prepara un cono alla panna con granella e la punta ripiena di cioccolato.
All’assaggio la panna è un po’ troppo cristallizzata e la cialda morbida. Potrebbe essere un problema di catena del freddo, ma l’esperienza complessiva è quella che ci si può aspettare da un cono sicuramente più economico di altri e anche meno calorico. Ma a metà estate delle calorie non ci interessa poi così tanto. Possiamo fare a meno di un gelato così? Forse sì.
Vortici Antica gelateria del Corso – 4 ½
Questo marchio ci riporta subito alla mente le mezze noci di cocco ripiene di gelato e i tartufi nel banco frigo dei ristoranti di venti anni fa. Un brand che nell’epoca del boom di Motta ed Eldorado, ci sembrava la scelta ideale per gli adulti che volevano mangiare il gelato in pubblico. Poi nel privato, tutti a mangiare Mottarello e Piedone. Spinti dalla confezione dai colori tenui e dal nome evocativo, ci siamo lasciati convincere dai coni Vortici al cioccolato bianco.
Un gelato alla panna avvolto da vortici di cioccolato bianco, cialda e una punta ripiena di cioccolato e granella di cioccolato. Il risultato è un gelato troppo dolce, senza contrasti di gusto ma solo di consistenze tra panna e cioccolato croccante. La cialda ha perso croccantezza e risulta troppo morbida, non sappiamo se anche qui si potrebbe trattare un problema legato alla catena del freddo, o è un difetto della cialda. Insomma, un po’ faticoso superare la prova se sei un prodotto che deve dare massimo piacere. Forse preferivamo le mezze coppe di gelato al cocco, in pizzeria.
Arlecchino Sammontana – 5-
Arlecchino è il gelato biscotto panna e cacao by Sammontana. È il classico biscotto gelato che si compra per i bambini e poi si finisce con il mangiarlo di nascosto, nelle notti insonni per il troppo caldo. Nell’insieme è tutto un po’ anonimo, specie il gusto cacao che si perde tra le due sezioni di panna. Anche il biscotto non ci rende particolarmente allegri. E dire che si chiama Arlecchino, vabbè.
Cornetto Algida Martina Caruso – 5 ½
Lo chef sulla confezione pare non sia passato di moda tanto che anche Algida ce lo propone su uno dei suoi gelati più iconici, il Cornetto. Il pasticcere Andrea Tortora si diletta con una cialda al cacao con un gelato panna variegata al lampone e una simpaticona granella frizzante di zucchero al lampone (tipo le bustine Frizzy Pazzy?). Poi Isabella Potì propone un Cornetto con gelato alla panna, vaniglia pods, caramello salato, gel di limone e biscotti al cioccolato bianco. Noi però ci siamo lasciati convincere dalla proposta di ispirazione sicula della Chef Martina Caruso, un Cornetto ispirato al cannolo siciliano.
Gli ingredienti del cannolo sembrano esserci tutti, tuttavia manca l’equilibrio. La cialda alla cannella ci ricorda più un biscotto di Natale Ikea e sovrasta il gusto della crema gelato alla panna con ricotta, dove la ricotta non la senti perché è solo il 3% sul totale di gelato alla panna. Abbondante la salsa all’arancia che decora il gelato e costituisce anche il cuore del cono, per finire con gli immancabili pistacchi. L’idea del Cornetto Stellato di Algida è bella, ma forse poco riuscita. Il prezzo non giustifica il risultato, che tutto sommato non è tanto diverso da altri gusti di questo cono.
Match Bay Ice – 6
Classico gelato su stecco alla panna, ricoperto al cioccolato fondente. Il Match ha tutta l’aria di un gelato che potremmo trovare negli hard discount: prezzo basso, confezione essenziale e dimensioni del prodotto notevolmente più grandi della media, un po’ come gli stecchi di molti anni fa.
All’assaggio siamo sorpresi dal gusto che ci ricorda molto la merenda Kinder Pinguì. La copertura di cioccolato è sottile e piacevole e la panna ha quel gusto un po’ industriale, ma tutto sommato tollerabile. Lista ingredienti nella media per un gelato su stecco anonimo, ma migliore di altri marchi rinomati.
Ferrero Rocher – 6 ½
Dopo l’esperienza dei gelati Kinder arriva Ferrero, che quest’anno ci propone la versione gelato su stecco della pralina Rocher. Certo, la signora in giallo oggi farebbe fatica a mangiare il gelato in limousine, ma vale la pena provare. Notiamo la scelta di usare la lingua inglese nelle informazioni non obbligatorie, che peccato. Ma andiamo al gelato: croccante copertura di cioccolato con granella di nocciole e gelato alla nocciola con variegatura di nocciola e cacao. Dimensioni davvero piccole, che per questo gelato forse sono sufficienti, vista la pienezza di gusto. Sicuramente un gelato impegnativo, ma molto fedele alla storica pralina di Alba. Le nostre nonne saranno felici di non dover aspettare per forza Natale.
Raffaello Ferrero – 7-
Come per Ferrero Rocher, anche la pralina più giovane della casa diventa gelato su stecco. Raffaello è totalmente votato al gusto cocco ed ha una schiera di appassionati fedeli. Forma e dimensioni sono uguali al Rocher, il gusto però merita di più: spessa crosta di cioccolato bianco con cocco e mandorle e gelato al cocco. Per il suo sapore, è forse un genere unico tra i gelati confezionati, che vale la pena provare.
Cono Pistacchio Grom – 7
Siamo stati molto severi con Grom nelle pagelle sulle vaschette e ora siamo curiosi di scoprire come andrà con i confezionati. Decidiamo di provare il cono con gelato pistacchio e crema di nocciole. Anche in questo caso, il prezzo del prodotto è elevato e le dimensioni del cono sono mini.
La cialda ha un colore chiaro, insolito per questo tipo di gelati, ma senza timori iniziamo a mordere. La crema di nocciole che vorticosamente si fonde al gelato pistacchio, fa da padrona. È un gelato goloso, ma piacevole, ancora di più quando si arriva alla cialda croccantissima e gustosa. Ok Grom, sicuramente sai fare il tuo mestiere! Ma piano con la crema di nocciole che altrimenti rischi di sembrare un gelato Nutella Ferrero.
Maxibon – 7+
Vogliamo ricordarci di Stefano Accorsi e Cristiana Capotondi quando, nel 1989, ci convincevano a mangiare questa nuova versione di gelato? Il Maxibon è un altro dei prodotti che hanno segnato il gusto della nostra estate e abbiamo imparato a portargli rispetto anche quando preferiamo altro. Certi gelati non vanno raccontati ma condivisi ed è il caso di questo prodotto iconico, che ci fa sentire sempre in vacanza, tutte le volte che lo vediamo. Doppio gusto, doppio godimento e quel valore di storia dell’industria alimentare, che gli fa guadagnare sempre un punto in più.
Ringo Extra – 7
Dopo il biscotto classico diventato gelato, Ringo tende a emulare Maxibon con un gelato per metà biscotto e per metà ricoperto. Ci raccontano la presenza di soli aromi naturali (cosa non banale per i gelati confezionati) e all’aspetto vediamo 100g di porzione, bella abbondante insomma. Anche se a marchio Ringo, si tratta di una produzione Sammontana e il risultato è ottimo. Il biscotto nel gusto e nella consistenza è piacevolissimo e la copertura di cioccolato non lascia affatto indifferenti. Nell’insieme è un gelato davvero buono che può dare filo da torcere a Maxibon.
Nuii – 7 ½
Nel banco dei surgelati da qualche stagione, il marchio Nuii ci propone gelati un po’ creativi su stecco. Proprio il mercato di questo tipo di gelati ha visto un grande fermento negli ultimi anni con altissima innovazione di prodotto, su tutti i brand. Nello specifico Nuii, è figlio dell’azienda Froneri, che produce anche i gelati Motta grazie a una joint venture con Nestlé.
Nella scelta del gusto da provare abbiamo puntato sulla combinazione molto gettonata quest’anno: cioccolato bianco e caramello salato con noci pecan. Promette bene. La confezione nera ci racconta di cavalli selvaggi nelle praterie e territori texani, ma noi, che pensiamo al mare e a rinfrescarci, non interessa granché. Tolto dalla confezione, notiamo una cosa ormai comune a tutti i gelati: le porzioni sono sempre più piccole. Accettiamo la cosa e ci dedichiamo al morso: ottimo! Obbligatorio fare il paragone con un Magnum alle mandorle, la crunchiness e il gusto sono davvero simili ma, una volta arrivati anche alla crema, non siamo convintissimi del risultato complessivo. Un mix di sapori, forse troppi tutti insieme. Il gelato però è buono e merita un posto in classifica tra gli stecchi. Però Nuii, smettetela con questo storytelling del Texas che proprio non sappiamo che farne!
Girotondo Mancuso – 8-
Altra azienda siciliana di gelati confezionati, Mancuso ci stuzzica con questo biscotto gelato rotondo e ripieno di panna e gocce di cioccolato. Il biscotto si presenta spesso e grezzo, come fosse artigianale. Il gusto ci fa fare un sorriso. Molto buono il rapporto biscotto e gelato che ha un gusto veramente piacevole. Ora vorremmo provare tutto quello che fanno loro, ma dopo 20 gelati assaggiati, forse ci serve una pausa di riflessione, magari da fare in Sicilia!
Cucciolone Algida – 8
Certo, visti gli ultimi sviluppi del pianeta Terra per far ridere qualcuno Algida dovrebbe mettere dei video TikTok al posto delle barzellette, ma apprezziamo la costanza e andiamo oltre.
Questo non è solo un gelato, ma il simbolo della nostra infanzia e della nostra maturità. Del resto, il Cucciolone si mangia da bambini, per poi smettere da adolescenti e riprendere quando ci sentiamo vecchi, cioè a trent’anni.
Una porzione di zabaione, cacao magro e panna racchiusi tra due biscotti morbidi e sublimi. Un esempio autorevole su cosa sia l’integrazione e di come, anche diversi, possiamo stare tutti sotto lo stesso tetto facendo cose pazzesche. Nella categoria dei biscotti gelato è il più celebre ma vede tanta concorrenza fatta di differenze non del tutto banali. Tuttavia, nel suo modo di essere gelato merenda, è imbattibile.
Grazie Cucciolone, non ci fai ridere ma ci fai sognare.
Magnum Classic – 8+
Dopo il Pinguino Pepino e il Mottarello Motta, Magnum segna una nuova era dei gelati su stecco e cambia definitivamente la storia del gelato confezionato e il nostro giro vita. Ci siamo già espressi sul senso di godimento del Magnum pot ma è doveroso omaggiare l’origine di questo gelato nella sua veste primordiale: lo stecco ricoperto al cioccolato. Negli anni ’90 era enorme, quasi non riuscivamo a mangiarlo. Oggi, saremmo capaci di mangiarne due. È perfetto nel suo essere un guilty pleasure, anche nelle decine e decine di versioni di ogni gusto. Se la versione Classic o con mandorle vi mandano in visibilio, prima o poi arriverà un gusto Limited Edition che vi sedurrà per poi abbandonarvi. Piacere Magnum!
Coppa del nonno – 8 ½
Questa coppa fa storia, ma vive e si integra perfettamente con il presente. Nonostante sembri sempre uguale, il bicchiere della coppa del nonno quest’anno presenta una novità, raccontata anche dal Sole24Ore: un materiale più sostenibile per un gelato meno inquinante. Del resto, sappiamo che Nestlé deve impegnarsi più di altri a trovare soluzioni sostenibili per i propri prodotti. Coppa del nonno è un gelato con infuso di caffè e latte, dal gusto inimitabile, che ci stupisce per la sua lista ingredienti davvero corta, senza aromi aggiunti, rispetto ad altri gelati confezionati. Coppa del nonno è la Croce Rossa del reparto surgelati, non gli spari contro e le porti rispetto. Ciao nonni!
Cornetto Algida – 9
Con i suoi ben 45 anni di età, il Cornetto Algida Cuore di panna è il cono più celebre tra i confezionati. Nato in una gelateria partenopea (Spica, che ideò il modo per mantenere la cialda croccante), è diventato famoso in tutto il mondo dopo essere stato acquisito da Algida. Oggi, estate 2021, contiamo oltre 15 versioni di Cornetto differenziate tra gusti e dimensioni. A questo ci aggiungiamo la genialata di vendere le sole punte ripiene di cioccolato, una firma iconica di questo prodotto.
Cornetto si valuta da solo, è un pezzo di storia delle nostre estati e siamo sicuri non abbia rivali altrettanto degni ma solo tante, troppe imitazioni. Se il 41% degli italiani che acquistano gelato confezionato, preferisce il cono, forse è merito di questo cono qui. Sul gusto, niente da aggiungere, lo avete provato tutti e sapete che vi piace. Respect for Cornetto!
Alessio Cannata
Da Linkiesta
Gianni Lavazza
Cannati di meno.