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26 Feb

Il sogno delle cose. Quadri e sculture moderne a Pordenone

Una mostra di portata eccezionale, realizzata dal Comune di Pordenone con la collaborazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’Università degli Studi di Udine e della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, visitabile in Galleria Harry Bertoia a Pordenone dal 21 novembre 2021 al 27 febbraio 2022.

Alessandro Ruzzier, Non v'è alcun luogo che non ti veda, 2021. Courtesy Musei Civici, Pordenone

Alessandro Ruzzier, Non v’è alcun luogo che non ti veda, 2021

Esposte opere appartenenti ai grandi protagonisti dell’arte italiana ed europea come De Chirico, Savinio, Fontana, Guttuso, Picasso, Chagall, Delvaux, accanto ad un nucleo molto forte di autori locali che raccontano il nostro territorio attraverso la storia dei paesaggi e della sua umanità, come Vettori, Pizzinato, Bottecchia e Zavagno.

Tancredi Parmeggiani, Scritture, 1953. Courtesy Musei Civici, Pordenone

Tancredi Parmeggiani, Scritture, 1953

«Incanalandoci nella tendenza diffusa e portata avanti dai grandi musei internazionali, abbiamo riscoperto tesori di valore inestimabile già di proprietà del comune. Una mostra che incorona Pordenone come capitale dell’arte – afferma l’assessore alla Cultura del comune di Pordenone Alberto Parigi- e la premia per l’impegno e la dedizione dimostrata nel voler aprire lo scrigno dei suoi Musei e riconsegnare alla popolazione tali preziosissime sorprese. Un punto di partenza per una più vasta “operazione orgoglio”, che restituirà a tutti i cittadini le opere che giacciono nei depositi di Musei, associazioni, enti, realtà culturali attraverso iniziative, esposizioni ed ulteriori percorsi. Una “operazione modernità” per incrementare il grande patrimonio ancora sconosciuto e veicolare con la promozione l’immagine pubblica di una città viva, attrattiva, sensibile alla cultura e grata per la fiducia e l’amore che i collezionisti le hanno dimostrato con queste donazioni».

Courtesy Musei Civici, Pordenone

Virgilio Tramontin, Autoritratto, 1952 / Vittorio Basaglia, Ritratto di pescatore, 1958 / Luigi Vettori, Donna in nero, 1932-33 (da sinistra a destra)

L’esposizione e il catalogo sono stati curati dal prof. Alessandro Del Puppo e dal dott. Luca Pietro Nicoletti del dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale dell’Università di Udine, a capo di un giovane team di dottorati ed esperti ricercatori, che l’amministrazione comunale di Pordenone ha accolto nel caveau dei Musei Civici affinché studiassero e selezionassero le opere lì depositate.

La scelta allestitiva ha privilegiato un approccio tematico diviso in sezioni:

  • Figure di artisti
  • Miti, amori, gran dame, allegorie
  • Volti
  • Paesaggi, nature
  • Territori friulani
  • Nature morte, tavole imbandite
  • Figure del lavoro
  • Spazi
  • Tensioni
  • Gli uomini illustri
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