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5 Feb

A Milano per la prima volta una grande mostra di Bill Viola

Dal 24 febbraio al 25 giugno 2023, le sale di Palazzo Reale a Milano ospitano una mostra dedicata al più grande artista della videoarte dagli anni Settanta a oggi: Bill Viola (New York, 1951). A sei anni di distanza dalla grande mostra di Palazzo Strozzi a Firenze, il grande artista americano torna in Italia, per la prima volta a Milano, con una mostra completa, intitolata semplicemente Bill Viola e curata da Kira Perov, moglie dell’artista, che aveva curato anche Rinascimento elettronico, la fortunata rassegna fiorentina del 2017.

L’esposizione di Palazzo Reale attraversa tutta la produzione di Bill Viola, dai lavori che approfondiscono il rapporto tra uomo e natura, a quelli ispirati dall’iconologia classica. Emozioni, meditazioni e passioni emergono dai video di Viola portando lo spettatore a un viaggio interiore di estrema intensità, che narra quelli che possono essere definiti i viaggi più intimi e spirituali dell’artista attraverso il mezzo elettronico. I suoi più grandi capolavori offrono un viaggio in cui ritrovarsi a contemplare i temi profondi della vita che l’artista esplora con immagini in lento movimento, dove la luce, il colore e in parte la musica creano momenti di profonda sacralità.

Bill Viola Martyrs series – Water Martyr, 2014 Photo by Kira Perov © Bill Viola

Bill Viola Martyrs series – Water Martyr, 2014 Photo by Kira Perov © Bill Viola

Nato a New York nel 1951, di origini italo-americane, Bill Viola è riconosciuto a livello internazionale come l’artista che, attraverso la sperimentazione della videoarte, ha realizzato opere uniche, considerate a tutti gli effetti dei capolavori dell’arte contemporanea. Partendo dallo studio della musica elettronica, dalle potenzialità della performance art e dai film sperimentali, da oltre 40 anni Viola realizza lavori che, attraverso un nuovo linguaggio artistico, si rivolgono costantemente alla vita, alla morte e al viaggio intermedio, per poter indagare una più profonda conoscenza dell’uomo e il suo rapporto con l’ambiente, le influenze della filosofia orientale e occidentale, l’importanza iconica del mondo naturale e molte altre tematiche. L’esperienza del viaggio, per Viola, è fondamentale nello sviluppo del suo lavoro. Prendendo spunto dalle realtà che incontra nei suoi viaggi in giro per il mondo con la moglie Kira Perov, tra gli anni Settanta e Ottanta, Viola delinea il suo percorso artistico e giunge alla creazione di opere che avvolgono l’osservatore con composizioni e suoni, cercando di rappresentare le infinite possibilità della psiche e dell’animo umano. Tra questi, fondamentali tappe sono i diciotto mesi trascorsi a Firenze, dove incontra per la prima volta l’arte rinascimentale. Nel 1997, durante un progetto di ricerca del Getty, ha continuato a esplorare l’iconografia cristiana antica, con particolare attenzione all’immaginario medievale, rinascimentale e manierista in un dialogo continuo con pale d’altare, polittici e dipinti votivi di artisti antichi. Viola ha poi proposto una nuova composizione dell’immagine attraverso la costruzione di elaborate scene teatrali ispirate alla tradizione storico-artistica occidentale, cinematografica nel vero senso della parola, con ambientazioni, attori, scenografie, disegno luci, fotografia – e anche un regista. Fuoco e acqua – elementi simbolici per il passaggio dalla vita alla morte, così come da questa vita all’altra; il mondo digitale; un mondo visivo immateriale; un’esistenza dipendente da impulsi di elettricità: tutto richiama alla mente la fragilità e la fugacità della natura umana.

Alla mostra di Palazzo Reale si potranno vedere opere come i video sella serie Passions (opere di chiaro richiamo al Rinascimento italiano), che al rallentatore catturano ed estendono dettagli di emozioni umane impossibili da vedere in tempo reale, oppure Ocean Without a Shore (2007), opera nata a Venezia nella chiesetta sconsacrata di San Gallo che descrive una soglia metaforica del momento di transizione in cui la vita diventa morte. Insieme a questi, anche l’incontro virtuale tra uomo e donna in The Veiling (1995); il diluvio improvviso e terrificante al centro di The Raft (maggio 2004), installazione che ricorda l’importanza della collaborazione umana per poter sopravvivere a catastrofi naturali o crisi inaspettate; la serie Martyrs (2014) con la coraggiosa lotta di quattro protagonisti nella morsa dei quattro elementi naturali, man mano che riescono ad accettare il loro inevitabile destino. E ancora il video-dittico di proiezioni su lastre di granito nero Man Searching for Immortality/Woman Searching for Eternity (2013) e opere, parte della serie Tristan (2005), che raffigurano l’intensità visiva e uditiva della trasfigurazione del fuoco e dell’acqua accanto a opere raramente esposte in territorio italiano come The Quintet of the Silent (2000), permettendo così al grande pubblico di godere di vari contenuti esclusivi.

La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Skira, a cura di Valentino Catricalà e Kira Perov, che non si presenta solamente come documentazione della mostra, ma vuole rappresentare un vero e proprio materiale di studio per future generazioni.

The First of May 2004. Still from Video. Photo by Kira Perov copyrights Bill Viola Studio

The First of May 2004. Still from Video. Photo by Kira Perov copyrights Bill Viola Studio

Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19:30, il giovedì fino alle 22:30, chiuso il lunedì, la biglietteria chiude un’ora prima. L’accesso alla mostra è contingentato e la prenotazione, tramite il preacquisto del biglietto, è fortemente consigliata. È possibile acquistare i biglietti di ingresso anche in sede: in questo caso l’ingresso alla mostra potrebbe comportare delle attese per rispettare le capienze di sicurezza delle sale. Biglietti: intero 15 euro; ridotto 13 euro (visitatori dai 6 ai 26 anni; visitatori oltre i 65 anni; soci Touring Club con tessera; soci FAI con tessera; possessori di biglietti aderenti all’iniziativa “Lunedì Musei”; militari; forze dell’ordine non in servizio; insegnanti; possessori Card Arthemisia; possessori tessera Club Skira, valido solo in cassa); ridotto convenzionato 10 euro (studenti massimo 25 anni; disabili con invalidità inferiore al 100%; tesserati abbonamento Card Musei Lombardia Milano; Soci Orticola in possesso della tessera per l’anno in corso), ridotto speciale 6 euro (dipendenti Comune di Milano, un ospite ha diritto al ridotto €12,00; volontari Servizio Civile presso il Comune di Milano; giornalisti non accreditati). Gratis per minori di 6 anni; 1 accompagnatore per disabile che presenti necessità; diversamente abili con invalidità al 100%;1 accompagnatore per ogni gruppo; 2 accompagnatori per ogni gruppo scolastico; 1 accompagnatore e 1 guida per ogni gruppo FAI o Touring Club; dipendenti della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Architettonici di Milano (previa presentazione del badge); guide turistiche abilitate (previa presentazione del tesserino di abilitazione professionale); tesserati ICOM; componenti Commissione di Vigilanza e Vigili del Fuoco (previa esibizione di tessera non nominativa); giornalisti accreditati dall’Ufficio Stampa del Comune e di Arthemisia (previa indicazione della testata e della data della visita); possessori coupon omaggio; possessori Vip Card Arthemisia; dipendenti area Polo Mostre Palazzo Reale (previa esibizione di tessera nominativa). Biglietto famiglia (1 o 2 adulti + bambini da 6 a 4 anni): adulto 10 euro, bambini 6. Ridotto gruppi (minimo 15 massimo 25 persone) 13 euro, ridotto gruppi TCI o FAI 6 euro, scolaresche 6 euro. Diritti di prenotazione e prevendita: gruppi e singoli 2 euro, scolaresche e categorie con ingresso gratuito 1 euro.

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