TOP
21 Dic

Appuntamenti imperdibili da vivere durante le Feste

Le città si “incipriano e illuminano” a festa e l’atmosfera diventa sempre più frenetica e travolgente. Perché allora non programmare una fuga o uno stacco disintossicante, per trovare un piacevole rifugio negli appuntamenti culturali di dicembre, che di sicuro non deluderanno? Ecco allora l’agenda delle mostre da vedere nella settimana di Natale: se si punta all’architettura, le proposte di dicembre includono uno sguardo sull’evoluzione al femminile della professione di architetto, ma anche un focus sulle esperienze dell’architettura radicale, fra la seconda metà degli anni Sessanta e gli anni Settanta del Novecento, in un confronto con l’arte contemporanea. Poi ci sono le architetture-cucite, dall’estetica imperfetta, di Michele De Lucchi, nate dalla sperimentazione sulle potenzialità della materia legno, per riscoprire la “felicità del fare” artigianale. Le mostre di questa settimana riservano un posto di primo piano anche alla fotografia, che è anonima, fissa scene di memoria privata ‘universali’ oppure è frutto di un artificio creativo. Tra gli appuntamenti da aggiungere alla to do list, spicca ancora una collettiva di artisti internazionali che esplorano il tema del lavoro anche nella sua connotazione negativa, legata alla discriminazione e al neocolonialismo. Sempre quest’ultimo argomento è al centro di una lettura critica nella video installazione di un’artista under 35. Infine, non si può perdere il racconto dell’arte urbana nelle sue diverse forme espressive, dai graffiti all’astrattismo, per scoprire le influenze di questo fenomeno artistico e le trasformazioni del volto urbano, a livello globale. Ma neanche tralasciare un’originalissima riflessione post-pandemia sulle pratiche abitative e legate al turismo, che porta mostre di arte contemporanea nei B&B.

MICHELE DE LUCCHI. LEGNI CUCITI, MILANO
michele de lucchi, legni cucitiSperimentare l’imperfezione. Nella mostra, ospitata negli spazi di Antonia Jannone Disegni di Architettura, Michele De Lucchi presenta vari lavori, frutto delle sue ultime ricerche, realizzati con una nuova tecnica ispirata alla tradizionale cucitura delle canoe Inuit. L’architetto esplora le potenzialità della materia legno allontanandosi dalle tradizionali lavorazioni, come incollaggio, incastro e intarsio, che producono superfici perfettamente combacianti. Come spiega De Lucchi stesso, “cucendo il legno, o legandolo insieme, ragiono in modo completamente diverso: non c’è bisogno di perfezione geometrica, anzi posso collegare strettamente parti disomogenee, che non hanno punti di contatto, in una composizione armoniosa e solida”. L’esposizione riunisce diciotto combinazioni di disegni e undici sculture inedite, architetture costruite cucendo, attraverso un lavoro più intuitivo, pezzi di legno con il filo di ferro, che esprimono in modo evidente “la sensibilità umana insita nelle cose fatte a mano”. Quelle opere “portano con sé un’estetica imperfetta che mi ricorda gli edifici antichi, costruiti con tecniche artigianali che sempre esprimeranno la felicità del fare”, dichiara l’architetto. Fino al 12 febbraio 2022.
SILVIA CAMPORESI. DOMESTICA, MILANO
silvia camporesi, domestica
Gli oggetti della vita domestica, i piccoli gesti, i momenti condivisi con la famiglia, i giochi semplici con le figlie. Sono gli scatti ‘privati’ di Silvia Camporesi, che raccontano il lockdown di marzo-aprile 2020, a essere rivelati nella personale, a cura di Claudio Composti, allestita da Other Size Gallery. Quelle immagini raccontano il quotidiano, sempre uguale a se stesso, fermano scene di memoria privata, che in realtà non sono esclusive della fotografa forlivese. I soggetti delle foto, una tazza rotta, i residui del pranzo disposti in un piatto a forma di sorriso, un muro scrostato, delle arance ritratte poco prima di essere spremute, due bimbe che inventano un gioco per sconfiggere la noia, sono segni universali e interpretano temi collettivi, condivisi in quel difficile momento di ‘reclusione’. Il progetto espositivo presenta undici scatti di piccolo e grande formato in un allestimento che, evocando l’idea di trovarsi in una casa, rimanda al senso di claustrofobia e alla sensazione di impotenza, provati dalla fotografa, ai quali solo la fantasia e il ‘fare’ fotografia hanno potuto offrire una via d’uscita. “Silvia ha immaginato mondi paralleli attraverso segni e oggetti quotidiani.., per ingannare quel tempo che non passava mai.. Solo la fotografia e le idee sono state alleate per riempire un vuoto. La fantasia, l’amore e l’immagine fotografica di cose quotidiane, traslate nel loro significato, hanno reso possibile narrare un mondo che, senza colore, sarebbe rimasto afono e noioso”, spiega il curatore. Fino al 4 marzo 2022
LOST AND FOUND.FOTOGRAFIE ANONIME 1940 — 1960 CA, UDINE
lost and foundfotografie anonime 1940 — 1960 ca, udine

AT WORK! LAVORO, SOCIETÀ, COMUNITÀ NELL’ARTE CONTEMPORANEA, VENEZIA
at work lavoro, società, comunità nell’arte contemporanea, venezia

ELEONORA ROARO. FIAT 633NM, LA SPEZIA
eleonora roaro fiat 633nm, la spezia

SPAZIO RADICALE / RADICAL SPACE, PRATO
spazio radicale  radical space, prato

ATTITUDE | GRAFFITI WRITING, STREET ART, NEO MURALISMO, PISA
attitude  graffiti writing, street art, neo muralismo, pisa

BUONE NUOVE. DONNE IN ARCHITETTURA, ROMA
buone nuove donne in architettura, roma

POST-TURISMO, ROMA
postturismo, roma

SAGHAR DAEIRI. ENTROPY #8, NAPOLI
saghar daeiri entropy 8, napoli

DAVID LACHAPELLE, NAPOLI
david lachapelle, napoli

 

 

 

 

 

 

 

 

Nessun Commento

Inserisci un tuo commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.