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22 Dic

Teatro del Maggio. Nasce l’auditorium Zubin Mehta

Alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella e a dieci anni esatti dall’inaugurazione del Teatro del Maggio, era il 21 dicembre 2011, si apre il 21 dicembre 2021 alle ore 17:45 la Sala Zubin Mehta, dedicata al grande Maestro per suggellare il profondo legame di reciproco affetto con il Maggio e la Città e più di mezzo secolo di fecondo e intenso sodalizio musicale, culturale e personale. In programma un concerto sinfonico corale diretto dal maestro Mehta con le composizioni di Giacomo Puccini la Messa a 4 voci (Messa di Gloria) per soli, coro e orchestra con Benjamin Bernheim, tenore e Mattia Olivieri, baritono, in doveroso omaggio al compositore toscano e di Ludwig van Beethoven la Sinfonia n. 7 in la maggiore op.92. Il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini. Tra il pubblico presente in sala, oltre al Presidente della Repubblica, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro della Cultura Dario Franceschini, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini, l’Arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il prefetto Valerio Valenti, il questore Filippo Santarelli, la vicedirettrice del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza Alessandra Guidi e il senatore Matteo Renzi. Diretta televisiva di Rai Cultura su Rai 5, e radiofonica su Rai Radio 3. Differita su Rai 3 il 22 dicembre alle ore 15:25. Il concerto verrà eseguito senza intervallo e la durata prevista è di circa 90 minuti.

Il Presidente Sergio Mattarella fra gliapplausi al suo ingresso al Maggio

La Sala Zubin Mehta realizzata, come il Teatro del Maggio su committenza del Comune di Firenze, dalle imprese Sac spa e Igit spa e progettata dallo studio ABDR Architetti Associati è un tassello decisivo verso il termine del progetto complessivo del Maggio Musicale Fiorentino che avverrà verso la fine del 2022 con il completamento dei ponti mobili del palcoscenico della sala lirica, l’apertura dei ristoranti e del parcheggio interrato e che renderà il Maggio, oltre che un polo di produzione musicale di riferimento internazionale, un complesso dal punto di vista tecnologico all’avanguardia mondiale. Una sala realizzata in armonia e coerenza con la sala lirica e che può definirsi eclettica, polivalente per la sua versatilità e con parametri di acustica eccellenti; è un auditorium, sì, ma che può essere usato per rappresentazioni liriche, concerti da camera; può diventare una sala da conferenze con capacità di posti variabile da 1100 alla metà circa. Il nuovo auditorium rappresenta anche una sfida vinta nel rispetto puntuale dei tempi previsti e con i lavori eseguiti nella difficoltà e nella crisi di questo lungo periodo.

Il sovrintendente del Maggio Alexander Pereira ha dichiarato che per l’apertura si può parlare di miracolo: “In questa occasione mi rivolgo con gratitudine ai progettisti, ai tecnici, al Comune, alle maestranze e a tutti i miei collaboratori per questo lavoro impegnativo e che in questo periodo così difficile e di crisi per tutto il mondo hanno portato a termine il progetto. È un avvenimento quasi miracoloso e li ringrazio per questo!” il sovrintendente poi ha continuato: “Sono molto felice di essere testimone di un momento tanto importante e significativo della vita del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e per la città di Firenze e la regione Toscana, ma anche per l’Italia. Il Paese ha investito in cultura e ha offerto a tutti noi una nuova eccezionale e bellissima Sala da concerto. Per la Città è pure un fatto storico perché mai prima d’ora in una Firenze piena di tesori e dove i numerosi teatri erano stati concepiti come sale per la lirica e per la prosa, mai si è avuta una sala che fosse dedicata alla musica e che fosse così ecclettica e polivalente come la Sala Zubin Mehta. Sarà un polo di produzione culturale e musicale con la concreta ambizione a diventare un centro musicale di riferimento internazionale. Una sala tecnologicamente molto avanzata che ospiterà opere, concerti, concerti da camera, ma anche congressi, dotata di un’acustica eccelsa e che permetterà tra l’altro una migliore armonia di produzione artistica delle nostre stagioni. Oltretutto la Sala Mehta potrà essere disponibile anche per altre Istituzioni che potranno organizzarvi concerti.”

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Del nuovo auditorium il maestro Zubin Mehta ha detto: “L’acustica di una nuova sala e di un nuovo teatro non sono un fattore automatico, ma sono frutto di uno studio attento, approfondito e scientifico. Ed è quello che è accaduto qui al Maggio; al momento della prima prova lo scorso 10 dicembre, e alle prime note suonate dalla nostra Orchestra e cantate dal nostro Coro mi sono convinto con tutti i miei colleghi che quest’Auditorium, che è bellissimo e moderno, sarà una delle grandi e più importanti sale di musica di tutta Europa, con un suono meraviglioso.”

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L’apertura della sala Mehta è stata anche l’occasione di interventi di arredo progettati da Fabbricanove-Studio Associato e realizzati da My Project srl di Milano e inoltre di recupero e posa di opere d’arte che erano parte del Teatro Comunale e che rappresentano una vera e propria rassegna dell’arte fiorentina del primo Novecento e che arricchiscono l’intero progetto del Teatro del Maggio in continuità con il proprio glorioso passato. Nel foyer intitolato alla signora Maria Manetti Shrem, filantropa italo americana e generosa donatrice di una ingente somma per l’inaugurazione della sala, il pubblico troverà quindi delle inedite e moderne boiserie e tendaggi in velluto e potrà “riappropriarsi” dei meravigliosi lampadari e delle grandi plafoniere in poliedri di vetro di Venini disegnate da Carlo Scarpa, dei sette bassorilievi monumentali di Bruno Innocenti, dell’affresco di Gianni Vagnetti, dei mascheroni di Mario Moschi.

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