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4 Lug

Banksy, l’artista del presente. Per la prima volta a Trento

Finalmente anche Trento ospita una mostra su Banksy, quattro mesi per conoscere o approfondire l’opera del più invisibile tra gli artisti viventi. In mostra al Mart fino all’11 settembre 2022 una selezione di serigrafie originali, quelle che Banksy considera tracce fondamentali per diffondere i suoi messaggi etici. Sono queste le immagini che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro secolo. «Presentiamo a Trento – spiegano i curatori Stefano Antonelli e Gianluca Marziani – anche una sezione dedicata alla produzione video, ad oggi uno degli aspetti meno noti dell’artista ma non meno importante per intuizioni e messaggi. E ancora: una sezione ‘data’ in cui offriremo maggiori strumenti scientifici, decisivi per indagare le ragioni dietro un successo che non ha eguali nella storia recente». L’esposizione propone un Banksy rigorosamente non commerciale, trattandolo per la prima volta come se fosse uno dei grandi artisti classici. «Banksy l’artista del presente non è una mostra immersiva di riproduzioni – concludono – ma un’incredibile collezione di pezzi originali e autenticati che permettono agli spettatori di scoprire il misterioso universo di Banksy».

Love Is In The Air (Flower Thrower), 2003, Collezione privata

«Banksy l’artista del presente – afferma il presidente di MetaMorfosi Pietro Folena – è una mostra che racconta il senso dell’insorgenza artistica degli anni 2000 di cui l’anonimo artista di Bristol è il massimo esponente mondiale. Approfondendo la riflessione sull’arte urbana di Banksy attraverso una prospettiva accademica, la mostra apre sull’artista una visuale inedita. Noi ci occupiamo di questo artista con lo stesso metodo che usiamo per i grandi del Rinascimento. Con noi, anche Banksy diventa un “classico”, studiato e proposto con rigore e qualità».

Sottolineando che l’artista noto come Banksy non è coinvolto in alcun modo nella mostra e non ha fornito alcuna approvazione o supporto né opere d’arte per questo progetto, organizzatori e curatori sottolineano che le opere sono state autenticate e il catalogo approvato dall’ente legale di Banksy, Pest Control Office Ltd., dopo essere state sottoposte a controlli di accuratezza e autenticità.

Love Rat, 2004, Collezione privata

«Banksy continua a superare i confini e a mettere in discussione la morale della società con il suo stile ironico, iconico e irriverente. La sua identità costituisce solo una piccola parte del mistero, poiché il suo lavoro è davvero l’iceberg metaforico che penetra in profondità nel cuore dell’umanità, di cui il suo lavoro graffia solo la superficie» concludono Antonelli e Marziani.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Sagep che offre agli ammiratori una comprensione più approfondita dell’opera di Banksy, con una serie di analisi interdisciplinari da parte di curatori d’arte e professori che legano insieme vari temi complessi.

Banksy. L’artista del presente è una coproduzione di Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, MetaMorfosi Eventi con il sostegno di Casse Rurali Trentine, Casse di Trento – Credito Coperativo Italiano, Rotary e Trentino.

Virgin Mary (Toxic Mary), 2003, Collezione privata

Le opere in mostra

Esposte alcune tra più iconiche dell’artista, quelle che ne hanno decretato la fama mondiale. Tra queste: Girl with Balloon, Love is in the Air (Flower Thrower), Love Rat, Bomb Hugger, CND Soldiers, Golf Sale, Barcode e Toxic Mary/Virgin Mary.

GIRL WITH BALLOON La “ragazza con palloncino” è forse l’immagine più popolare di Banksy, votata nel 2017, in un sondaggio promosso da Samsung, come l’opera più amata dai britannici. Banksy dipinge per la prima volta Girl with Balloon, con la tecnica dello stencil, in forma non commissionata su un muro al lato di un ponte della zona di Southbank, Londra, nel 2004. L’artista firma l’opera su una cassetta elettrica, situata in basso a destra dell’opera, e accompagna l’immagine con un testo che recita: “C’è sempre una speranza”.

LOVE IS IN THE AIR conosciuta anche con il nome di Flower Thrower (Lanciatore di Fiori) appare per la prima volta nel 2003 come stencil non commissionato a Gerusalemme, sul muro costruito per separare israeliani e palestinesi nell’area della West Bank. Nel corso dello stesso anno realizza l’edizione su fondo rosso. Love Is In The Air cita e manipola l’immaginario degli attivisti durante le rivolte universitarie che attraversarono Stati Uniti e Gran Bretagna nel periodo del Vietnam, e prende il titolo da una famosa canzone, pubblicata nel 1977, del cantante australiano John Paul Young. Banksy trasfigura l’estetica e ribalta l’esito violento del giovane militante collocandogli nella mano una figura retorica evocativa di pace e bellezza: il mazzo di fiori.

Girl with Balloon, 2004-2005, Collezione privata

LOVE RAT I topi sono tra i soggetti più rappresentati da Banksy che su di loro scrive: «Esistono senza permesso. Sono odiati, braccati e perseguitati. Vivono in una tranquilla disperazione tra la sporcizia. Eppure sono capaci di mettere in ginocchio intere civiltà». L’artista coglie un parallelismo tra i topi e la condizione dello street artist e ci mette in guardia dalle tranquille ma ambigue moltitudini. I topi di Banksy sono prelevati dall’immaginario di un altro street artist, il francese Blek Le Rat, che nel corso degli anni Ottanta li dissemina per Parigi con una visione simile a quella dell’artista britannico. Il topo di Love Rat è rappresentato con un grande pennello in mano mentre ha terminato di tracciare il contorno di un cuore rosso su un muro invisibile. Il simbolismo suggerisce che la street art – non importa quanto insignificante possa sembrare a prima vista – è degna di amore e che questi piccoli contributi possono avere un impatto luminoso sulla comunità circostante.

BOMB HUGGER è un’immagine che parla di guerra e quindi attualissima. Ha un titolo ufficiale e uno adottato dal pubblico: quello ufficiale è Bomb Love. Tuttavia il pubblico lo ha accolto come Bomb Hugger, ovvero, colei che abbraccia la bomba. L’immagine è stata pubblicata in 750 copie serigrafiche da Pictures On Walls, proprio durante le manifestazioni in Gran Bretagna per criticare l’intervento congiunto con gli USA contro l’Iraq. Su uno sfondo rosa pop, una bambina abbraccia una bomba come se stesse abbracciando un orsacchiotto. L’artista sta parlando della guerra nella versione fornita dai governanti e dai media allo scopo di giustificare l’attacco all’Iraq, ovvero, una guerra per “esportare la democrazia”. L’immagine è stata riprodotta in vari formati, è apparsa sui muri di città europee tra cui Berlino, realizzata a stencil ma anche su cartelli distribuiti al pubblico in occasione delle proteste antimilitariste. Seppur risalente al 2000, Banksy documenta alcune Bomb Hugger a stencil monocromo su muro pubblico nel 2003, realizzate nella zona est di Londra e poi a Brighton.

Golf Sale, 2003, Collezione privata

CND SOLDIERS è uno stencil che Banksy ha realizzato nei pressi del Parlamento britannico nel 2003, rapidamente rimosso dalle autorità. Considerata la sua più iconica dichiarazione artistica contro la guerra, rappresenta la risposta al coinvolgimento della Gran Bretagna nella battaglia in Iraq e testimonia come Londra, in quel periodo, fosse investita da una seria protesta guidata dall’attivista per la pace Brian Haw. L’immagine può essere vista da due prospettive critiche: la prima sottolinea l’inutilità della libertà di parola, non a caso milioni di persone, inclusi i militari, si unirono alla protesta contro l’invasione dell’Iraq; la seconda suggerisce l’uso paradossale dei militari, adoperati per diffondere “pace e democrazia”. Nel suo libro Wall and Piece Banksy scrive: «Mi piace pensare di avere il fegato di far sentire la mia voce in forma anonima in una democrazia occidentale ed esigere cose in cui nessun altro crede come la pace, la giustizia e la libertà…».

GOLF SALE Apparsa nel 2003, Golf Sale è una delle prime immagini pubblicate ufficialmente da Banksy. Non è mai stata realizzata come opera nello spazio pubblico, ma solo come serigrafia su carta e come stencil su vari supporti commerciali. Il lavoro manipola la fotografia Tank Man scattata da Jeff Widener a Piazza Tienanmen nel 1989, quando il fotografo ritrasse un giovane nell’atto di fermare una colonna di carri armati, interve- nuta per sedare la protesta degli studenti cinesi. L’immagine di Widener è considerata in Occidente un simbolo iconico di opposizione non violenta al potere. Nella versione di Banksy la scena è in bianco e nero – tipico del suo stile del periodo – e il manifestante, oltre alla sua opposizione fisica, segnala ai carri armati che poco lontano si tiene una svendita di materiale da golf. Nel black book Banging Your Head Against a Brick Wall l’artista scrive: “Non possiamo fare nulla per cambiare il mondo finché il capitalismo non si sgretola. Nel frattempo, dovremmo andare tutti a fare acquisti per consolarci”.

Bomb Love (Bomb Hugger), 2003, Collezione privata

BARCODE spesso chiamata anche Barcode Leopard Tiger, è un’opera creata da Banksy nel 2004 e commercializzata da Pictures On Walls nello stesso anno. È la prima immagine in cui l’artista utilizza il codice a barre, che poi sfrutterà in altre composizioni. Lo stencil è stato realizzato, in forma non commissionata, sul muro di una casa di Pembrock Road a Bristol, in una data imprecisata tra il 1999 e il 2000. L’opera è scomparsa nell’agosto del 2010 durante la ristrutturazione della proprietà, ma è riemersa quattro anni dopo in una scuola nelle vicinanze, dove una delle insegnanti ha rivelato che suo marito era stato uno degli operai sul cantiere. L’insegnante e suo marito riconobbero lo stencil, che doveva essere demolito, come opera di Banksy e ricevettero il permesso dal proprietario della casa di asportare il dipinto. Lo hanno tenuto nascosto sotto il proprio letto per quattro anni, fino a quando non è stato mostrato al pubblico. Un’altra rappresentazione dello stesso stencil è stata esposta durante la mostra Existencilism del 2002 presso la galleria 33 1/3 a Los Angeles.

CND Soldiers, 2005, Collezione privata

TOXIC MARY/VIRGIN MARY Virgin Mary è anche nota come Toxic Mary a causa del simbolo del veleno sul biberon. Secondo alcuni l’immagine rappresenta una dura critica al ruolo della Religione nella Storia; secondo altri è una critica al modo in cui stiamo educando i nostri figli. L’opera riprende una Madonna con Bambino nello stile del Rinascimento. L’immagine presenta delle colature che riportano un elemento peculiare della street art. É una tipica immagine popolare che Banksy sottopone ad un “détournement”. Si tratta di un processo che consente di sfruttare immagini già cristallizzate nella memoria, manipolandole e collocando elementi che ne mettano in crisi il significato acquisito. L’opera viene presentata per la prima volta nel 2003 come dipinto a stencil su tela nel corso della mostra Turf War.

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