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14 Lug

La 23° Triennale di Milano esplora l’ignoto con 400 artisti

La 23esima Esposizione Internazionale di Triennale Milano, dal titolo Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries, apre al pubblico il 15 luglio fino all’11 dicembre 2022.

L’Esposizione Internazionale di Triennale Milano, che nel 2023 festeggerà i cento anni della sua fondazione, è uno degli appuntamenti più importanti dedicati al design e all’architettura in campo internazionale ed è promossa da Triennale in collaborazione con il Bureau International des Expositions (BIE) e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Yuri Suzuki, Unknown Unknowns (DSL Studio)

La 23esima Esposizione Internazionale affronta il tema dell’ignoto, interrogandosi sui misteri del mondo conosciuto e aprendo uno spazio di riflessione su “quello che non sappiamo di non sapere”. Unknown Unknowns propone uno sguardo nuovo sullo sconosciuto, non attraverso polarizzazioni – luce/buio, pieno/vuoto, scienza/arte –, ma come occasione di indagine: dall’universo più lontano alla materia oscura, dal fondo degli oceani all’origine della nostra coscienza. L’ignoto diventa così una dimensione da vivere, non più in antagonismo con ciò che non conosciamo, ma come elemento di stupore di fronte alla vastità di ciò che ci sfugge.

L’Esposizione riunisce mostre e progetti che coinvolgono 400 artisti, designer, architetti, provenienti da più di 40 paesi; 23 partecipazioni internazionali, con una forte presenza del continente africano, rappresentato da 6 padiglioni nazionali (Burkina Faso, Ghana, Kenya, Lesotho, Repubblica Democratica del Congo e Ruanda).

SOM, Unknown Unknowns (DSL Studio)

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, afferma: “La grande e plurale costellazione di mostre, installazioni ed eventi di Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries non ha l’ambizione di conquistare gradualmente il vasto territorio che sfugge alla nostra conoscenza. Vuole piuttosto esplorarlo con l’attitudine di chi sceglie, in primo luogo, la sfida dell’empatia, capacità esclusivamente umana di mettersi negli occhi degli altri soggetti viventi e di mappare, da queste variegate angolature, i bordi dell’ignoto contemporaneo. Quello che non sappiamo di non sapere non è la constatazione di un limite, ma la percezione di una forma di conoscenza che rispetta l’ignoto, a volte abbracciandolo, a volte attraversandolo, a volte eludendolo. Ma sempre accettandolo come presenza costante della nostra vita.”

In linea con la tradizione delle Esposizioni Internazionali di Triennale, la 239 edizione include la mostra tematica – curata da Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer all’Agenzia Spaziale Europea – e una sezione dedicata alle partecipazioni internazionali, sollecitate sotto l’egida del Bureau International des Expositions attraverso canali governativi.

Francis Kéré – premiato con il Pritzker Architecture Prize 2022, il più importante premio internazionale per l’architettura – ha realizzato quattro installazioni sulle immagini e le voci del continente africano che scandiscono il percorso di visita, dall’esterno all’interno di Triennale.

Francis Kéré, Tiebele (Jaime Herraiz for KÇrÇ Architecture)

Oltre a quella tematica, la 23esima Esposizione Internazionale ospita altre due grandi mostre: Mondo Reale, ideata da Hervé Chandès, Direttore Artistico Generale della Fondation Cartier pour l’art contemporain, e La tradizione del nuovo, curata da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale. Parte integrante della manifestazione sono inoltre le installazioni e i progetti speciali che coinvolgono gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, il musicista e scrittore Francesco Bianconi, il filosofo Emanuele Coccia, la ricercatrice e docente del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano Ingrid Paoletti, l’artista e Grand Invité di Triennale 2021-2024 Romeo Castellucci, il maestro dell’architettura e del design Andrea Branzi, con l’architetto Lapo Lani.

L’Esposizione Internazionale di Triennale Milano si conferma una piattaforma di dialogo e ricerca, un’occasione di scambio e incontro che coinvolge artisti, designer, architetti, curatori, scuole e collettivi, ma anche istituzioni culturali, musei e istituti di ricerca provenienti da tutto il mondo.

Mondo Reale, allestimento

Le mostre e i progetti della 239 Esposizione Internazionale La mostra tematica Unknown Unknowns

La mostra tematica, curata da Ersilia Vaudo, è il centro nevralgico della 239 Esposizione Internazionale. Un percorso dai contorni sfumati e permeabili che presenterà più di cento tra opere, progetti e installazioni di artisti, ricercatori e designer internazionali che si confrontano con l’ignoto.

Unknown Unknowns affronta una serie di tematiche tra cui la gravità, considerata “il più grande designer”, un artigiano che modella instancabilmente l’universo cui apparteniamo; le mappe, sistemi attraverso cui orientare traiettorie e percorsi; le nuove sfide dell’architettura, che si apre a prospettive inedite come quella di abitare lo spazio extraterrestre, fino ai misteri legati allo spazio profondo.

Amy Karle Regenerative Reliquary , 2016 Courtesy the artist Photo: Ars Electronica Vanessa Gra

Amy Karle, Regenerative Reliquary 2016 (Ars Electronica Vanessa Gra)

La mostra tematica comprende quattro special commission che Triennale ha affidato al designer giapponese Yuri Suzuki, alla designer italiana Irene Stracuzzi, al collettivo di architetti statunitensi SOM, e all’artista turco- americano Refik Anadol. Oltre alle opere commissionate, la mostra include una serie di installazioni site-specific, tra cui quelle realizzate da Andrea Galvani, Bosco Sodi, Protey Temen, Julijonas Urbonas, Marie Velardi e l’adattamento di un’opera di Tomás Saraceno.

Lungo il percorso espositivo sono inoltre presenti quattro Listening Chambers, spazi in cui il suono si fa parola e dove il visitatore può abbandonarsi alle narrazioni di grandi personalità del mondo scientifico. E così il neuroscienziato Antonio Damasio affronta il tema del sé e della coscienza, il fisico teorico Carlo Rovelli quello del tempo, il filosofo della biologia Telmo Pievani riflette sull’origine della vita, la fisica teorica Lisa Randall sui misteri dell’universo.

Una speciale installazione a cura dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) chiude la mostra tematica offrendo una vista sorprendente della Terra, uno sguardo da lontano su di noi. Questa prospettiva unica fa emergere la fragilità del nostro pianeta e l’impatto di fattori quali l’urbanizzazione, l’inquinamento atmosferico, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento delle temperature e molto altro.

Nell’ottica del riuso e della sostenibilità, l’allestimento della mostra tematica – progettato da Space Caviar e realizzato da WASP – è stato interamente creato attraverso la stampa 3D e prodotto negli spazi di Triennale da grandi stampanti, sviluppate per questa specifica applicazione architettonica, utilizzando solo materiali di origine naturale e in gran parte derivati da sottoprodotti dell’industria agroalimentare. Si tratta della prima volta in assoluto che un allestimento in stampa 3D viene completamente prodotto all’interno di spazi museali.

BIG + Icon Build + NASA, Project Olympus, 2020 Design for the first permanent settlement on the lunar surface; multi -material model (Bjarke Ingels Group)

Le partecipazioni internazionali

Sono 23 le partecipazioni internazionali presenti alla 239 Esposizione Internazionale, promosse da istituzioni e atenei considerati eccellenze internazionali, oltre che da numerosi Governi. Rispetto alle precedenti edizioni, è particolarmente significativa la presenza del continente africano, rappresentato da 6 stati.

Una proposta diversificata in termini di temi, prospettive, contesti e provenienze, che darà conto della complessità e delle differenti tradizioni culturali. Dal rapporto con la natura e l’ambiente, alla percezione dei sogni e dei misteri nascosti nella quotidianità, le partecipazioni internazionali approfondiscono nuove sfide architettoniche, artistiche e di design aprendosi a soluzioni innovative, come la possibilità di vivere in modo sostenibile o di abitare spazi virtuali.

Il Padiglione Italia è rappresentato dalla mostra La tradizione del nuovo, curata da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano.

Le partecipazioni internazionali propongono progetti espositivi ma anche appuntamenti del public program, un fitto calendario di incontri ed eventi che nei cinque mesi della manifestazione offriranno occasioni di approfondimento, dialogo e scambio.

Partecipazioni internazionali, Reppublica Ceca (DSL Studio)

I progetti di Francis Kéré

Le opere che Francis Kéré, Pritzker Architecture Prize 2022, ha ideato per la 239 Esposizione Internazionale invitano i visitatori a usare tutti i sensi e ricordano che esiste una conoscenza troppo spesso trascurata che dovremmo riscoprire per affrontare gli Unknown Unknowns che ci attendono.

The Future’s Present è una torre alta 12 metri, collocata nel piazzale davanti a Triennale, decorata con interpretazioni contemporanee di motivi tradizionali dell’architettura del Burkina Faso. La torre richiama l’idea dell’esplorazione e crea un vortice di immagini che parlano al passato e al futuro.

L’installazione Yesterday’s Tomorrow, al centro della sezione delle partecipazioni internazionali, interroga l’architettura vernacolare del Burkina Faso, con le sue pratiche e rappresentazioni, per farla rivivere in un modo nuovo. L’installazione è composta da due pareti che si curvano l’una nell’altra per creare uno spazio appartato in cui il visitatore è invitato a interrogarsi sui misteri e lo sconosciuto.

Francis Kéré, sketch of Triennale Entrance

Kéré ha progettato inoltre l’installazione Under a Coffee Tree, realizzata in collaborazione con Triennale e Lavazza Group e situata nel Caffè Triennale. Un albero, simbolo di socialità, proprio come il rito del caffè che avvicina e accomuna persone diverse in tutto il mondo.

Kéré è stato inoltre incaricato dal Burkina Faso – che per la prima volta partecipa all’Esposizione Internazionale – di realizzare il progetto Drawn Together, un muro che i visitatori sono invitati a co-creare.

Mondo Reale

La Fondation Cartier pour l’art contemporain, con cui Triennale Milano ha avviato un partenariato della durata di otto anni, è stata invitata a partecipare alla 239 Esposizione Internazionale. La mostra Mondo Reale, concepita da Hervé Chandès, Direttore Artistico Generale di Fondation Cartier, è una riflessione sui concetti di mistero e ignoto, attraverso il lavoro di 17 artisti internazionali.

Se la mostra Unknown Unknowns si allontana dalla Terra per esplorare il mistero dell’universo, Mondo Reale è immaginata come un atterraggio sul nostro pianeta per portare l’attenzione sulle meraviglie che lo compongono e i segreti che sottendono alla sua imperscrutabile perfezione. Tra film, dipinti, fotografie, installazioni e sculture, Mondo Reale esplora la realtà come rêverie, proponendo un’esperienza estetica e contemplativa strutturata intorno alla conoscenza e al suo annullamento: un incontro diretto ed emozionale con molteplici visioni dell’ignoto attraverso la lente dell’arte e della scienza.

Mondo Reale, allestimento

L’exhibition design è realizzato da Formafantasma e riunisce opere iconiche, alcune delle quali realizzate appositamente per questa mostra, degli artisti: Jean-Michel Alberola, Alex Cerveny, Jaider Esbell, Fabrice Hyber, Yann Kebbi, Guillermo Kuitca, Hu Liu, David Lynch, Ron Mueck, Virgil Ortiz, Artavazd Pelechian, Sho Shibuya, Alev Ebüzziya Siesbye, Patti Smith, Sarah Sze, Andrei Ujica, Jessica Wynne.

La Fondation Cartier contribuisce inoltre al public program dell’Esposizione Internazionale con una serie di conversazioni e incontri che coinvolgono artisti, autori e scienziati, proiezioni speciali e una Soirées Nomades che invita cantori tradizionali a esibirsi con le loro canzoni sull’amore, la natura e la lotta per la sopravvivenza.

La tradizione del nuovo

Il Museo del Design Italiano di Triennale Milano, diretto da Marco Sammicheli, si presenta in una veste inedita proponendo un progetto espositivo che, a partire dalla collezione di Triennale e dagli archivi delle passate Esposizioni Internazionali, racconta come il design italiano abbia sempre avuto un approccio coraggioso e dedicato all’esplorazione, affrontato il non ancora conosciuto attraverso la ricerca. La mostra, intitolata La tradizione del nuovo, raccoglie opere, installazioni, documenti, processi creativi e sperimentazioni che hanno contribuito allo sviluppo della società toccando aspetti sociologici, commerciali, ecologici, tecnologici e culturali tra il 1964 e il 1996.

La tradizione del nuovo (DSL studio)

Il percorso espositivo offre ai visitatori alcune delle ricerche più significative del design italiano e li inviterà ad approfondirle con percorsi distinti che seguono uno sviluppo temporale – dalla 139 Triennale Tempo Libero del 1964 alla 199 Triennale Identità e differenze del 1996 – e uno tematico che si articola in un arcipelago di parole, fenomeni, azioni – La Gravità, Contenitori umani, Environments, La Redazione, I movimenti degli anni 80, Orizzonti, Sinestesia e Musica e autori che hanno favorito eventi inaspettati, dubbi, risposte, e conquiste tecniche, come Liisi Beckmann, Claudio Salocchi, Roberto Sambonet, Exhibition Design Group, Fiorucci Dxing, Alberto Meda, Clino Trini Castelli.

L’allestimento della mostra, progettato da Zaven, mette in scena materiali, metodi del design e della cultura del progetto tracciando nuovi percorsi formali e creativi per rinnovare il processo di sperimentazione e scoperta insito nella ricerca applicata al design italiano.

Le installazioni e i progetti speciali

L’Esposizione Internazionale comprende una serie di progetti speciali commissionati da Triennale ad alcune personalità del mondo della cultura. Gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa curano la mostra Il corridoio rosso, su progetto di allestimento di Margherita Palli e con la

consulenza alle luci di Pasquale Mari, un’esposizione che ricostruisce in modo estremamente realistico l’interno di una casa borghese del primo Novecento, dove il mistero si cela dietro a ogni porta chiusa.

Francesco Bianconi, scrittore, cantautore e musicista, presenta l’installazione Playing the Unknown, che riflette sul concetto di ignoto come spazio meraviglioso e abitabile, evocando le profondità degli oceani. Il filosofo Emanuele Coccia, oltre a curare le due pubblicazioni che accompagnano l’Esposizione, ha ideato la video installazione Portal of Mysteries che accoglie il pubblico introducendo i temi delle mostre, realizzata dallo studio Dotdotdot.

Ingrid Paoletti, in collaborazione con altri docenti del Politecnico di Milano, presenta il progetto Alchemic Laboratory, luogo che riformula le categorie di inerte e vivo, artificiale e naturale, esauribile e rinnovabile nella ricerca dei materiali per il progetto.

Il corridoio rosso (DSL studio)

L’artista e regista teatrale Romeo Castellucci, Grand Invité 2021-2024 di Triennale, partecipa con due progetti: uno performativo, intitolato domani che ha anticipato l’Esposizione e si è svolto dal 27 maggio al 5 giugno 2022, e uno installativo, EL, in programma dal 5 al 20 novembre 2022. Infine l’Esposizione Internazionale è l’occasione per celebrare un maestro dell’architettura e del design come Andrea Branzi, che insieme a Lapo Lani presenta dal 20 luglio al 4 settembre 2022 Andrea Branzi. Mostra in forma di prosa, un film che ripercorre l’impegno intellettuale di circa settant’anni di carriera di una figura che ha saputo anticipare e interpretare importanti trasformazioni sociali e culturali.

Nello spazio espositivo intorno a Casa Lana è stata inoltre allestita la mostra Ettore Sottsass. Il calcolo, secondo appuntamento del ciclo dedicato all’architetto e designer che affronterà il rapporto tra grande numero e tecnologia e la collaborazione di Sottsass con Olivetti.

Planeta Ukrain

Planeta Ukrain, il Padiglione dell’Ucraina alla 239 Esposizione Internazionale, si articola in diversi spazi di Triennale Milano. La partecipazione ucraina ha preso forma attraverso incontri, riflessioni, dialoghi e una mostra che si sono svolti da marzo 2022 e che continueranno fino all’apertura e per tutta la durata della manifestazione. Planeta Ukrain, curato dallo scrittore Gianluigi Ricuperati con l’attrice Lidiya Liberman e la pianista Anastasia Stovbyr, presenta una panoramica della cultura contemporanea ucraina toccando diversi ambiti disciplinari. Il progetto è costituito dall’installazione site-spacific The Checkpoint for the President of Planet Earth di Nikita Kadan all’ingresso del Palazzo dell’Arte, da una mostra che riunisce numerosi artisti ucraini e da un ricco programma di incontri ed eventi che toccheranno diversi ambiti disciplinari.

Planeta Ukrain (Dsl studio)

Bee Awards

Come avvenuto per la 229 Esposizione Internazionale Broken Nature: Design Takes on Human Survial, anche per questa edizione verranno assegnati i Bee Awards ai tre contributi più meritevoli tra le partecipazioni internazionali, scelti sulla base dell’accuratezza dell’interpretazione del tema e della qualità e rilevanza delle idee proposte. La giuria è composta da Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Ersilia Vaudo e Francis Kéré, Main Curators della 239 Esposizione Internazionale, Francesca Lavazza, Board Member Lavazza Group, Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design del Museum of Modern Art di New York e fondatrice e Direttrice del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo dello stesso museo, ed è presieduta da Benedetta Tagliabue, architetto e socia dello studio Miralles Tagliabue EMBT.

I premi verranno annunciati mercoledì 13 luglio 2022, in occasione della cerimonia di inaugurazione. I tre premi sono stati realizzati dalla designer Nina Salsotto –Unurgent Argilla, con materiali provenienti dal giardino di Triennale.

Partecipazioni internazionali, Francia (Dsl studio)

Le pubblicazioni e il progetto grafico

Due pubblicazioni, curate da Emanuele Coccia ed edite da Electa, accompagnano l’Esposizione Internazionale. Si tratta di un volume di saggi (in uscita il 15 luglio) e un catalogo (in uscita a settembre) che forniranno al lettore una guida e uno strumento prezioso per comprendere le tematiche della manifestazione. Il volume di saggi raccoglie contributi teorici di importanti autori internazionali, mentre il catalogo presenta le opere e i progetti esposti accompagnati da immagini di allestimento.

L’identità visiva dell’Esposizione e delle pubblicazioni è stata sviluppata dallo studio grafico 2×4 di New York. Il sistema grafico si basa su una metafora affascinante quanto misteriosa: un fascio di luce che separa due vuoti, un frammento di conoscenza in un universo sconosciuto.

Il public program

I temi della 239 Esposizione Internazionale verranno inoltre affrontati attraverso gli incontri del public program, curato da Damiano Gullì, che da luglio a dicembre 2022 forniranno occasioni di approfondimento e di confronto. Tutte le partecipazioni internazionali e le realtà che contribuiscono alla manifestazione sono coinvolte in questa programmazione.

Facciata Triennale (Dsl studio)

La attività digital

Una serie di progetti digitali, dal gaming alla realtà virtuale ai podcast, e gli articoli della sezione Diario 2022 del magazine di Triennale offrono ulteriori spunti di riflessione.

Viene presenta in questa occasione la Game Collection Vol.2: cinque videogiochi creati appositamente per l’Esposizione Internazionale da game designer provenienti da tutto il mondo. Llaura McGee, Akwasi Afrane Bediako, Fern Goldfarb-Ramallo, Yijia Chen & Dong Zhou di Optillusion e Nina Freeman interpretano alcune sfaccettature dell’ignoto attraverso storie molto personali.

L’esperienza in realtà virtuale 1923: Past Futures consente invece di ricreare “futuri passati” e propone un viaggio nel tempo per scoprire la storia delle Esposizioni Internazionali. La narrazione diacronica, tra salti temporali, attraversa un secolo di storia di Triennale – dal 1923 a oggi – in un’esperienza immersiva.

La 239 Esposizione Internazionale, realizzata sotto l’egida del Bureau International des Expositions e in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è supportata dai membri della Fondazione La Triennale di Milano: il Ministero della Cultura, la Regione Lombardia, il Comune di Milano e la Camera di Commercio di Milano, MonzaBrianza, Lodi.

La 239 Esposizione Internazionale è resa possibile grazie al sostegno dei suoi partner: Eni e Lavazza Group, Main Partners; Franklin Templeton, Partner; ViveArts, VR Partner; Scalo Milano Outlet & More, Education Partner; Rai Cultura, Rai 5 e Radio Rai 1, Media Partners; IGPDecaux, Out of Home Partner; Salone del Mobile.Milano, Institutional Partner; ATM, Institutional Technical Partner.

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