Fino al 29 novembre è possibile visitare la mostra personale di Tarin dal titolo “Interno 11”, presentata DR Fake Cabinet a Torino.
Tarin è una delle fotografe più interessanti della sua generazione, nota per il suo lavoro intorno al tema dell’erotismo, indagato con un’eleganza e una grazia che lo rendono senza tempo, con un continuo gioco di richiami fra il passato e il presente.
In “Interno 11” l’artista propone un insieme di opere in cui la dimensione domestica e intima coinvolge l’osservatore, rendendolo sia voyeur sia partecipe di immagini in cui è sempre presente una forte spinta narrativa.
Le polaroid convivono con raffinate stampe ai sali d’argento incastonate in cornici d’epoca, esemplari unici nei quali Tarin mette in scena il suo sguardo ironico, pieno di metafore e di rimandi alla storia dell’arte. Nella sua ricerca, infatti, di cui la mostra è una piccola sintesi, il fulcro sta proprio nel rapporto fra ciò che è intimo e ciò che viene svelato, ed è per questo che l’aspetto cronologico spesso sfugge all’osservatore, trasformando il tempo in un velo che protegge le immagini e i soggetti ritratti.
Nata a Rimini, Tarin si laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna per poi trasferirsi a Milano, dove oggi vive e lavora. Inizia a fotografare per il mondo della moda mentre, dal 2008, intraprende un itinerario artistico che la conduce a realizzare opere fotografiche dedicate al mondo femminile, esaltandone la più intima essenza. Da quel momento, fedele allo scatto in pellicola, prende avvio quella ricerca personale al cui centro si situa l’idea di identificazione tra artista e soggetto che la conduce a rivelare la componente sensuale e psicologica del nudo femminile.
Il suo lavoro è stato pubblicato su Le Dictateur n.3 – numero speciale per Tate Modern, Le Dictateur n.4 – numero speciale per Palais de Tokyo. Ha pubblicato tre monografie con NFC edizioni: Stanze Private, Tarin, Guiltless.
Il lavoro di Tarin è stato il soggetto della mostra personale a Palazzo Monti curata da Umberta Gnutti Beretta nel 2019 e più recentemente di una mostra personale curata da Denis Curti per L’Antichambre Act2 a Parigi. Ha partecipato a diverse mostre collettive fra cui Il nuovo vocabolario della moda italiana, Triennale, Milano. Tarin ha lavorato per numerosi clienti, fra cui Giorgio Armani, Massimo Alba, Isaia, Alessandra Rich, Philippe Matignon.
Nel 2021 inizia una collaborazione con Seletti, insieme progettano un sensuale servizio di porcellana per il rituale del té. Il nome della collezione è Guiltless.
Sky Arte – il canale televisivo che si occupa di arte – ha dedicato un documentario al suo lavoro intitolato Lady Tarin: Next Girl.
Nessun Commento