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3 Feb

Michele De Lucchi. Sarto del legno

Legni Cuciti è la nuova mostra di Michele De Lucchi, aperta dal 30 novembre al 12 febbraio 2022.

Diciotto composizioni di disegni e undici sculture inedite raccontano la fascinazione dell’artista per l’imperfezione del fare a mano, valore cardine dell’artigianato.

Ispirato dalla tradizionale cucitura delle canoe Inuit, Michele De Lucchi studia le potenzialità del legno per allontanarsi dalle convenzioni tecniche in favore di una sperimentazione libera sulla materia prima, che celebra difetto e asimmetria per offrire nuove forme e immaginari.

Legni cuciti - LEGNO CUCITO 468, © Stefania Agostini

Legni cuciti © Stefania Agostini

«I Legni cuciti sono realizzati con una nuova tecnica che ho sperimentato nelle mie ultime ricerche. Cucire il legno pare un’idea controintuitiva, cioè un atteggiamento mentale che sfida il senso instaurato delle cose perché il legno è un materiale che solitamente si incolla, si incastra, si intarsia e presuppone una lavorazione meccanica per ottenere delle superfici perfettamente combacianti. Invece cucendo il legno, o legandolo insieme, ragiono in modo completamente diverso: non c’è bisogno di perfezione geometrica, anzi posso collegare strettamente parti disomogenee, che non hanno punti di contatto, in una composizione armoniosa e solida. Cucire i pezzi di legno mi lascia libero di lavorare più intuitivamente, di trattare il materiale nella sua forma originale e costruire oggetti dove è evidente la sensibilità umana insita nelle cose fatte a mano. Queste architetture in legno cucito con il filo di ferro portano con sé un’estetica imperfetta che mi ricorda gli edifici antichi, costruiti con tecniche artigianali che sempre esprimeranno la felicità del fare». Michele De Lucchi, settembre 2021

LEGNI CUCITI è una nuova occasione di collaborazione tra Michele De Lucchi e Antonia Jannone Disegni di Architettura. Personali precedenti in galleria includono: “Paintings” (2008), “Tavolini” (2011), “Montagne” (2013), “Baracche e Baracchette” (2015), “Cataste” (2017).

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