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28 Dic

Nisida. L’isola della gioventù sospesa nelle foto di Yarin Trotta del Vecchio

In questi ultimi anni abbiamo assistito a un sempre maggiore declino delle libertà individuali e collettive. Nel mondo, si sono perse più libertà di quelle che sono state conquistate, e questo è vero sia per i diritti sociali, schiacciati da decenni di neoliberismo, che per quelli civili, messi alla prova dall’ascesa di molti partiti politici reazionari. La pandemia ha esacerbato queste dinamiche. Da un giorno all’altro, siamo stati costretti a stare distanti, a non poterci abbracciare, baciare, stringerci la mano per strada. In quel periodo, siamo stati tutti privati della libertà di compiere i gesti più naturali e spontanei, che diamo spesso per scontati. Libertà è il tema che 2LAB intende affrontare in questa nuova stagione di eventi legati alla fotografia. Da ottobre 2022 a dicembre 2023 hanno infatti presentato sei esibizioni e sei talk con i rispettivi autori che nei loro progetti hanno affrontato aspetti diversi delle libertà, da quelle negate a quelle conquistate lottando per i diritti fondamentali.

Yarin del Vecchio, L’isola di Nisida, febbraio 2021

NISIDA – L’isola della gioventù sospesa
La conversione del castigo in economia di diritti sospesi è stato uno dei momenti chiave nell’evoluzione dei sistemi penali in epoca moderna. Una rieducazione dell’individuo che, a partire da quel momento, agirà sull’anima di quest’ultimo attraverso la privazione della libertà, intesa sia come diritto che come bene.

Yarin del Vecchio, Ritratto di un detenuto. Nisida, maggio 2021

In Italia sono più di 300 i giovani sotto i 25 anni detenuti nelle carceri minorili.
L’IPM di Nisida, situato nell’omonima isola, è il carcere minorile di Napoli, uno dei 17 in Italia, ed è il primo per frequenza media giornaliera.

L’Istituto persegue l’obiettivo di scardinare dai giovani detenuti un atteggiamento che idolatra ed emula modelli comportamentali della criminalità locale e negli ultimi anni si è distinto per una politica rieducativa all’avanguardia.

Yarin del Vecchio, Maglietta di un detenuto. Nisida, aprile 2021

Il percorso di recupero, oltre ai laboratori tecnici e didattici, consiste in attività a stretto contatto con la natura rigogliosa dell’isola che danno la possibilità ai giovani di esperire piccoli momenti di libertà e di bellezza nonostante la loro condizione di reclusione: Nisida, infatti, è l’unico carcere minorile in Italia dove i detenuti possono fare il bagno in mare.

Isolati dal mondo nel pieno della giovinezza, i ragazzi di Nisida hanno l’opportunità di cambiare la loro vita.

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