TRA LE 17 CREAZIONI PAESAGGISTICHE IN CONCORSO ALLA 3. EDIZIONE DEL FESTIVAL DES JARDINS DE LA CÔTE D’AZUR, CI SONO 3 PROGETTI ITALIANI ISPIRATI A GRANDI OPERE LETTERARIE E DELLA STORIA DELL’ARTE. ECCO QUALI SONO
La Costa Azzurra è riuscita a conservare un patrimonio naturale di eccezionale ricchezza e diversità con 80 giardini aperti al pubblico, 13 dei quali denominati con l’etichetta “Giardino straordinario”. Per mettere in mostra questo magnifico patrimonio, il Dipartimento delle Alpi Marittime organizza dal 2017 un evento biennale dedicato ai giardini, il Festival des Jardins de la Côte d’Azur, la cui terza edizione è in programma dal 3 al 28 aprile 2021 sotto il tema, quest’anno, di Giardini d’artista. Una manifestazione all’aria aperta in 6 località della Costa Azzurra (Antibes, Cannes, Grasse, Menton, Nice e, per la prima volta, Monaco) che permetterà di scoprire gratuitamente 28 giardini “artistici”: 17 creazioni paesaggistiche in concorso e 11 giardini effimeri “fuori concorso”. Tra le 17 realizzazioni finaliste ci sono tre progetti italiani ispirati a grandi opere letterarie e della storia dell’arte, eccoli nel dettaglio…
È ispirato al capolavoro letterario di Giovanni Boccaccio, il Decamerone, il giardino Where the plants tell the tales, realizzato dal paesaggista Vincenzo Nardi e dall’architetto Andrea Russo nel parco pubblico di Nizza, Jardin Albert 1er, che si chiedono: “Può un giardino rigenerare l’animo umano provato dagli eventi? Nel Decamerone del Boccaccio avviene nel tempo di 10 giorni”. Come nella celebre novella scritta nel XV secolo, dove si racconta di un gruppo di 10 giovani che, per sfuggire al contagio della peste, lasciano Firenze per stabilirsi nella pace di una villa nella campagna toscana, così anche i visitatori del giardino finalista dovrebbero uscirne rigenerati secondo l’intento dei suoi progettisti. Il progetto propone, infatti, simbolicamente il giardino del Boccaccio: i 10 bordi circolari rappresentano i 10 giovani che in questo giardino sono le 10 piante che raccontano una storia, mentre le spirali di rame rappresentano il flusso delle parole che scorrono nello spazio verde.
È ispirato al famoso collage Le Danceur (1937-1938) di Henri Matisse il giardino Danseuse plastique di Nerantzia Tzortzi e Julia Georgi, realizzato presso la Pineta Gould che sorge nel cuore di Antibes-Juan-les-Pins, autentico polmone verde di questa parte della città. “Per comporre un giardino d’artista mediterraneo, abbiamo rivisitato il collage ‘Danseur’ di Henri Matisse. Le forme ritagliate sono state reinterpretate come spazi pieni o vuoti – materialità reciprocamente associate e distinte”, spiegano le due progettiste. “Tra gli elementi del giardino sorgono arrangiamenti riferiti ad alcune caratteristiche del Mar Mediterraneo primordiale ma anche di oggi: la bellezza, il carattere sacro della memoria e la minaccia dell’oblio; canneti, plastiche ingombranti, vasi distrutti dai pescatori o dai profughi dispersi in mare, cicli di vita e distruzione si intrecciano nel meandro di questo giardino”.
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