In una città dove tutto, ma proprio tutto, ricorda e onora Umberto Giordano, si è conclusa da qualche giorno la 23esima edizione del Premio Lirico Internazionale Umberto Giordano, organizzato da Maria Paola De Luca – anche fondatrice e direttrice artistica del concorso – patrocinato con convinzione dall’amministrazione comunale presieduta dalla sindaca Maria Aida Episcopo e sostenuta da vari club di servizio. La vincitrice assoluta, con un punteggio di 97 su 100, è stata Iolanda Massimo, trentenne nata in provincia di Campobasso, formazione solida oltre alle masterclass d’ordinanza, già in carriera ma con un’agenda che potrebbe essere senz’altro più fitta per dare a questa voce bella, bene impostata e corredata da un notevole temperamento, l’opportunità di crescere davvero sul palcoscenico. Sarebbe il miglior riconoscimento, oltre i 3.500 euro in totale che ha conquistato a Foggia (2.500 come vincitrice del Premio e 1.000 per la borsa di studio assegnata dai Lions Club Monti Dauni Meridionali e Foggia – Umberto Giordano per la migliore interpretazione di un’aria di Giordano che qui era ‘La mamma morta’).

La vincitrice, Iolanda Massimo
Anche il soprano coreano So Ry Kim ha ottenuto un doppio riconoscimento, il secondo posto e il premio della giuria che, ricordiamo, era presieduta da un partecipe Michele Mirabella, da Giulia Ambrosio che le voci le conosce e le “comunica” con il nostro ufficio stampa, dall’attentissima critica musicale e musicologa Paola De Simone, dal musicologo (ha scritto il fondamentale “Umberto Giordano. L’uomo e la musica”, EDT, 2021) e direttore di coro Agostino Ruscillo e dalla vocal coach e docente di accompagnamento pianistico Lucrezia Messa. Hanno avuto il compito non semplice di scegliere 18 finalisti tra 44 candidati già scremati (perché le iscrizioni erano state oltre 200) e di arrivare a un risultato equilibrato e in equilibrio tra i meriti oggettivi di alcune voci e la voglia, chiara ma non dichiarata, di trovare e privilegiare voci nuove per Giordano.

La giuria tecnica e quelle dei premi speciali
Accompagnati al pianoforte da Davide Luchena al quale si è aggiunto per due arie di Giordano il violoncello di Daniele Miatto, tutti i vincitori, dei quali vanno ricordati perlomeno gli ex-aequo al terzo posto assegnati all’interessante soprano russo Galina Ovchinnikova e al basso cinese Wang Zheng, nel concerto finale hanno dimostrato che i premi erano stati assegnati bene, che le eliminatorie erano state sagge e che a Foggia, in una inusuale gelida sera di febbraio, si stavano celebrando nel Teatro Giordano gioie, aspirazioni e qualche fantasticheria di aspiranti cantanti lirici ai quali resta poco per farsi valere se non questi eroici e rassicuranti premi.
No Comments