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19 Nov

Italia Autentica. Uniti per Verdi

Cosa sarebbe l’Italia senza Giuseppe Verdi? Uno dei simboli del nostro paese, l’artista che, forse, simboleggia meglio l’Unità d’Italia. Il Risorgimento ha influenzato la musica di Verdi almeno quanto Verdi ha influenzato la musica del suo tempo, il Cigno di Bussetto infatti simpatizzò con il movimento risorgimentale e partecipò attivamente, anche se per breve tempo, alla vita politica. Nel corso della sua lunga esistenza stabilì una posizione unica nella vita civile e artistica italiane, divenendo un simbolo dell’unità del Paese. Ma pare che il nostro paese se ne sia dimenticato, lasciando che la sua dimora, la Villa Verdi di Sant’Agata, dove compose alcune delle opere più famose come Rigoletto, Il trovatore, Un ballo in maschera, La traviata, finisse all’asta.

Meno male che esistono persone sensibili che hanno preso a cuore la situazione.

Verdi nel giardino di Parco Villa Verdi

«Come tanti di voi sono preoccupato – scrive Francesco Meli su Facebook – per la chiusura al pubblico di quella che per noi è più di una casa, più di un museo, è un sacrario di memorie, di arte, di storia politica e sociale d’Italia: la Villa Verdi di Sant’Agata. Noi vogliamo che la Villa divenga patrimonio di tutti gli italiani, conservata, curata, fruibile da tutti. Noi vogliamo che lo Stato e tutte le altre istituzioni coinvolte a vario titolo nella vicenda sappiano che non staremo zitti finché la questione non sarà risolta positivamente. E vogliamo far sapere a tutti che siamo disposti a fare altre attività a sostegno di questa causa. Per questo abbiamo bisogno di tutti voi, del pubblico che ama Verdi e che lo considera anche un padre della Patria».

Francesco Meli © Victor Santiago

Ma non sono solo parole. Lunedì 21 novembre alle 20.30 presso il Teatro Lirico di Milano si terrà “Uniti per Verdi”, un Gala con grandi star della lirica internazionale per porre l’attenzione sulla vicenda di Villa Verdi. Già dal titolo si capisce lo spirito e la forza della serata.   

L’idea è nata da due big della lirica, il tenore Francesco Meli e il direttore d’orchestra Riccardo Frizza, ed è stata accolta in primis dalla Società del Quartetto e dalla sua presidente Ilaria Borletti Buitoni che hanno subito messo a disposizione il Teatro Lirico di Milano. Poi è arrivata la OFI (Orchestra Filarmonica Italiana) che ha radunato le prime parti delle orchestre più prestigiose d’Italia per formare un’unica orchestra, che per l’occasione si esibirà senza nome.

Uniti x Verdi, locandina ufficiale © Società del Quartetto di Milano

«Sono orgoglioso di collaborare con la Società del Quartetto di Milano e Francesco Meli per questo Gala che è più di un concerto. Gli artisti della lirica si mobilitano per sensibilizzare le istituzioni sulla vicenda di Villa Verdi, chiusa al pubblico dal 30 ottobre e presto all’asta. – dichiara Frizza sui social – Non permettiamo scempi e uniamoci per far sentire la nostra voce. Io e altri colleghi avremo l’onore di dirigere un’orchestra composta da professori provenienti da varie Fondazioni Lirico Sinfoniche».

Riccardo Frizza © Simone Falcetta

Hanno già confermato la loro presenza Massimo Cavalletti, Roberto de Candia, Chiara Isotton, Caterina Piva, Piero Pretti, Annalisa Stroppa, Riccardo Zanellato e Davide Livermore; quelli che non riescono a esserci di persona stanno lasciando dei messaggi che si possono leggere sui social di Meli. Ospite d’onore della serata sarà il grande baritono Leo Nucci che canterà “Di Provenza il mar, il suol” dalla Traviata. Un lusso. E man mano che passano i giorni, arrivano sempre più adesioni da parte di direttori, giornalisti, critici, musicologi, politici e, naturalmente, il pubblico che ha risposto immediatamente con il sold-out del Lirico. Un segnale forte e chiaro. Per chi non fosse riuscito ad assicurarsi un biglietto – da quello che leggo in giro, ce ne sono tanti – il Corriere della Sera trasmetterà il concerto in diretta sulla sua tv.

Sottolineo, come tiene a farlo anche il tenorissimo, che nessuno degli artisti coinvolti percepirà cachet e che l’ingresso al concerto è assolutamente libero perché «la nostra voce e la vostra voce devono arrivare forti e chiare lì dove si prendono le decisioni».

Camera da letto di Giuseppe Verdi con calco della mano © Villa Verdi

E qualcosa è già arrivato al ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano che, rispondendo a uninterrogazione di Fratelli d’Italia il 16 novembre, ha detto «Lo Stato non si può permettere di lasciare che vada (la villa) in degrado. Bisogna aspettare la decisione del tribunale civile, poi due strade, quella della trattativa diretta o far concludere un’eventuale asta e poi intervenire con la prelazione. Ma in ogni caso ci siamo».

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