Firenze, Verona, Ravenna. Che cosa hanno in comune queste città, e in misura minore tanti altri centri urbani d’Italia? Sono state per molti versi ‘patria’ del Divino Poeta. Nell’anno che sancisce 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, avvenuta nel 1321 a Ravenna, le città in qualche modo “toccate” dal Poeta hanno voluto rendergli onore, organizzando una serie di manifestazioni ed eventi, in presenza e da remoto. La prima di queste iniziative dantesche, nata da un’idea del Corriere – il Dantedì – si terrà proprio il 25 marzo, giorno in cui gli esperti collocano la partenza del viaggio trascendente della Divina Commedia. A Firenze, città natale del Poeta, al Museo del Bargello – il palazzo un tempo era sede giudiziaria e qui venne emessa la sentenza di esilio per Dante -, si terranno a marzo due mostre:  la prima, dal 23 marzo e fino al 25 luglio 2021, è “Onorevole e antico cittadino di Firenze” ed è curata da Luca Azzetta, Sonia Chiodo e Teresa De Robertis, docenti dell’Università di Firenze, in collaborazione con i Musei del Bargello e i Dipartimenti di Lettere e Filosofia e di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Ateneo fiorentino col patrocinio del Comitato Nazionale Celebrazioni 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e del Comitato “700 Dante” coordinato dal Comune di Firenze. La seconda esposizione, che si terrà dal 23 settembre 2021 al 22 gennaio 2022, si intitola “La mirabile visione – Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista”, dedicata alla complessa percezione della figura di Dante e della Divina Commedia nel contesto letterario tra Otto e Novecento, a cura di Carlo Sisi, mentre il comitato scientifico è composto da Emanuele Bardazzi, Ilaria Ciseri, Flavio Fergonzi e Laura Melosi. Sempre a Firenze, la Galleria degli Uffizi promuove sul proprio sito una esposizione dedicata alle illustrazioni cinquecentesche della Divina Commedia realizzate da Federico Zuccari. Il Museo Galileo organizzerà poi a metà 2021 “Dall’Inferno all’Empireo – Il mondo di Dante tra scienza e poesia” per mostrare le competenze scientifiche di Dante in relazione alla cultura del 1300.

Verona fu per Dante la città che lo accolse nell’esilio tra il 1313 e il 1318. Qui il Poeta trascorse sette lunghi anni: sono state organizzate per questo delle visite guidate letterarie che fanno parte di un più vasto programma di eventi chiamato “Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021”, che comprende anche il percorso “Dante a Verona”, narrato con l’ausilio di una mappa, disponibile sia cartacea che su App. C’è inoltre sul canale YouTube del Comune di Verona, per la regia di Fabrizio Arcuri,  “La Verona di Dante”, un viaggio nel mondo dantesco nella città condotto dalla giornalista e scrittrice Francesca Barra e dall’attore Claudio Santamaria. Inoltre dal 23 aprile 2021 e fino al 3 ottobre prossimo, alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti si terrà la mostra”Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona”; qui l’esposizione si snoderà lungo due direttrici: il rapporto tra il Divino e la Verona di Cangrande e il successivo ‘ritorno’ ottocentesco e il mito shakespeariano di Giulietta e Romeo. Tra i diversi eventi – covid permettendo – al Teatro Camploy gli “Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia” (15 e 16 aprile) e “Visioni di Dante” in cui 3 drammaturghi racconteranno l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso attuali (26, 27, 28 maggio). Anche la musica contemporanea ‘sposa’ il Sommo Poeta: al Teatro Ristori il 19 marzo si terrà la prima assoluta di “Dante Project” con Paolo Fresu & Friends (info su www.danteaverona.it).

La cerimonia inaugurale delle celebrazioni nazionali per il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri a Ravenna era avvenuta il 5 settembre 2020 dove, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, era stato dato il via ad un fitto calendario di eventi istituzionali, letterari, musicali, espositivi, performativi, didattici e di ricerca che andranno poi a coprire anche tutto il 2021. Le celebrazioni inaugurate lo scorso anno erano iniziate con la riapertura della tomba e del , evento sottolineato da un’esibizione musicale e artistica, a cura di Fondazione Ravenna Manifestazioni: un atto simbolico di grande significato per Ravenna, che ospita le spoglie di Dante. 

La città che accolse Dante Alighieri fino alla fine dei suoi giorni, e quindi dal 1318 al 1321, continua dunque anche nel 2021 a tributare diversi omaggi al Poeta. E’ stata infatti prorogata al 17 luglio l’esposizione in corso “Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante”, un percorso di documentazione storica allestito al  MAR – Museo d’arte della città di Ravenna.

Fino al 5 settembre prossimo sarà inoltre possibile visitare la mostra “Dante nell’arte dell’Ottocento. Un’esposizione degli Uffizi a Ravenna” allestita negli Antichi Chiostri francescani – poco lontani dalla tomba di Alighieri – che rientra nell’ambito del progetto Casa Dante e prevede l’esposizione di diverse opere ottocentesche dedicate alla figura del Poeta. Tra le tante iniziative, anche il documentario “Dante Confidential” che andrà in onda su Rai doc e la Dante’s Journeys App, un’applicazione con la quale giocare e scoprire quanto conosciamo davvero sulla vita di Dante. Tra gli eventi previsti letture ed esposizioni di libri dedicati al Poeta, a cura della Feltrinelli, che si terranno in diversi bookshop d’Italia. Ma l’evento clou del percorso commemorativo sarà il 12 settembre 2021, il concerto diretto da Riccardo Muti in piazza San Francesco, che segnerà la conclusione degli eventi in onore di Dante.