Quasi sedicimila presenze (per un 70% straniere) sono quelle registrate da questa trentottesima edizione del Rossini Opera Festival, rassegna internazionale di opera lirica come ogni agosto organizzata a Pesaro, città natale del Maestro Gioachino Rossini, grazie all’omonima Fondazione.
Tre, come sempre, le principali opere in cartellone che, al fianco di Viaggio a Reims e Stabat Mater unitamente ad altri concerti e incontri in programma, hanno impreziosito questa edizione 2017, distintasi nei trentotto anni di attività del festival come la quarta in termini di affluenza e la terza per incassi (con 1.060.000 euro di botteghino). Eseguite all’Adriatic Arena, sia Le siège de Corinthe, proposta in prima assoluta nella sua nuova edizione critica e messa in scena da Carlus Padrissa del collettivo catalano La Fura del Baus con la direzione di Roberto Abbado, che La pietra del paragone, già allestita al ROF da Pier Luigi Pizzi quindici anni fa e ora rielaborata nel nuovo più ampio spazio scenico sotto la direzione musicale di Daniele Rustioni. Al Teatro Rossini è stata invece rappresentata la rarissima Torvaldo e Dorliska, firmata da Mario Martone e tornata al suo pubblico, con la direzione di Francesco Lanzillotta, dopo il successo in precedenza riscosso nel 2006.
A livello di resa scenica, vittoria a mani basse (ma sì, ce ne rendiamo conto, è una forzatura far confronti o tanto più gare di merito, però un Maestro è sempre un Maestro!) per un sempreverde Pier Luigi Pizzi che, all’alba dei suoi 87 anni, ha curato regia, scene e costumi de’ La pietra del paragone con una freschezza inusitata (frizzante la recitazione e incantevole l’ambientazione nella geometrica villetta di design, con tanto di piscina). Quella freschezza che probabilmente tutti si aspettavano e che invece è mancata al collettivo catalano La Fura del Baus per Le siège de Corinthe, deludente nella semi-immobilità di una scenografia consegnata per ben tre atti a dei boccioni in plastica a simular montagne, sullo sfondo la videoarte di Lita Cabellut. Infine classica e come sempre ben realizzata dalla valente Scuola di scenografia del Festival, l’ambientazione di un bosco molto realistico voluta da Sergio Tramonti (costumi di Ursula Patzak) per Torvaldo e Dorliska, che ha portato spesso il recitato tra le sedute del pubblico sin dall’accensione delle fiaccole in platea a inizio spettacolo.
Quanto a livello musicale, che dire, il Rossini Opera Festival sa ogni anno riconfermarsi palcoscenico di grandi voci e valenti interpreti – dal prestante, in ogni senso, Gianluca Margheri (Conte Asdrubale) ai possenti Nicola Alaimo (Duca d’Ordow) e Carlo Lepore (Giorgio) – coinvolgendo i suoi spettatori giunti da tutto il mondo così tanto da farli mimare la direzione delle musiche anche dalle proprie comode poltroncine, mentre la prestigiosa Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, al suo esordio pesarese, accompagna Le siège de Corinthe così come La pietra del paragone.
LE SIÈGE DE CORINTHE
Tragédie lyrique di Luigi Balocchi e Alexandre Soumet
Direttore Roberto Abbado
Progetto Regia La Fura dels Baus
Regia e Scene Carlus Padrissa
Elementi scenografici e pittorici, Costumi e Video Lita Cabellut
Interpreti: Mahomet II Luca Pisaroni, Cléomène John Irvin, Pamyra Nino Machaidze, Néoclès Sergey Romanovsky, Hiéros Carlo Cigni, Adraste Xabier Anduaga, Omar Iurii Samoilov, Ismène Cecilia Molinari
Coro del Teatro Ventidio Basso – Maestro del Coro Giovanni Farina , Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
(Nuova produzione)
LA PIETRA DEL PARAGONE
Melodramma giocoso di Luigi Romanelli
Direttore Daniele Rustioni
Regia, Scene e Costumi Pier Luigi Pizzi
Collaboratore alla Regia Massimo Gasparon
Interpreti: Marchesa Clarice Aya Wakizono, Baronessa Aspasia Aurora Faggioli, Donna Fulvia Marina Monzó, Conte Asdrubale Gianluca Margheri, Cavalier Giocondo Maxim Mironov, Macrobio Davide Luciano, Pacuvio Paolo Bordogna, Fabrizio William Corrò
Coro del Teatro Ventidio Basso – Maestro del Coro Giovanni Farina , Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
(Produzione 2002, riallestimento)
TORVALDO E DORLISKA
Dramma semiserio di Cesare Sterbini
Direttore Francesco Lanzillotta
Regia Mario Martone
Scene Sergio Tramonti
Costumi Ursula Patzak
Aiuto regista Daniela Schiavone
Interpreti: Duca d’Ordow Nicola Alaimo, Dorliska Salome Jicia, Torvaldo Dmitry Korchak, Giorgio Carlo Lepore, Carlotta Raffaella Lupinacci, Ormondo Filippo Fontana
Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini – Maestro del Coro Mirca Rosciani
Orchestra Sinfonica G. Rossini
(Produzione 2006)
Tutte le foto sono dello Studio Amati Bacciardi
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