In occasione dei centenari della nascita di Zeffirelli e della Callas, lo scorso 30 aprile è stata presentata al pubblico – durante l’intervallo del Don Giovanni diretto da Zubin Mehta che ha inaugurato l’85° Festival del Maggio Musicale Fiorentino – una serie di pannelli decorativi a loro dedicati.
Il Corridoio Zeffirelli è un vero e proprio dialogo tra Zeffirelli e il Maggio che parte nel 1949, quando, giovanissimo, firmò le scenografie del Troilo e Cressida di Visconti, arrivando al 2009 con la messinscena di Pagliacci, ultimo spettacolo per il Comunale. Il percorso fotografico ripercorre i sessanta anni di una collaborazione caratterizzata da autentiche pietre miliari artistiche (una fra tutte, quella messa in scena della Lupa del 1965, quando Zeffirelli riportò Anna Magnani in trionfo sul palcoscenico). Mentre nei sedici metri che formano il Corridoio Callas, accanto alla platea del teatro, si ripercorrono le opere cantate dalla Divina nel capoluogo toscano, dal 1948 al 1953.
“Provai subito un’istintiva antipatia per questa donna, e chiesi chi era. Il nome sembrava strano, una greca mai sentita prima.”
Fu questo il primo sentimento del venticinquenne Franco Zeffirelli nei confronti dell’ancora poco conosciuta Maria Callas. Inutile raccontare come poi andò a finire tra loro, lo sanno anche i sassi. L’amicizia profonda e passionale che li unì sul palco e nella vita è già stata raccontata innumerevoli volte nel corso della loro vita e dopo. E continuerà così, com’è giusto che sia.
Ma cosa lega esattamente Zeffirelli, la Callas e il Maggio? Lo spiega Giovanni Vitali, curatore dell’allestimento e responsabile della promozione culturale del Maggio Musicale: «Abbiamo unito l’occasione del centenario di Franco Zeffirelli e di quello di Maria Callas, che non hanno mai lavorato a Firenze insieme, ma in realtà poi hanno lavorato fuori insieme. Erano molto amici, c’è stata una grande stima artistica reciproca. E in questi corridoi, con questi pannelli decorativi, abbiamo voluto ripercorrere l’attività di Franco Zeffirelli e quella della Callas nella nostra città. Ovviamente Zeffirelli è stato un personaggio internazionale notissimo, indipendentemente anche da Firenze. La Callas, invece, ha iniziato la sua grande carriera proprio qui a Firenze, perché subito dopo il debutto nel ‘47 all’Arena di Verona è arrivata qui grazie a Francesco Siciliani e a Tullio Serafin e ha cantato in otto opere ma soprattutto in un repertorio che non aveva ancora cominciato a cantare. Lei aveva iniziato con La Gioconda, cimentandosi anche nel repertorio wagneriano, in Turandot… e qui invece Siciliani ebbe la grandissima intuizione di riproporre un repertorio diverso, quello del Belcanto, puntando (e vincendo) sulla presenza scenica e sull’arte inimitabile di Maria Callas».
Il resto è storia. Perciò non perdetevi l’emozione, quando assistete agli spettacoli in programma al Teatro del Maggio, di rendere omaggio a questi due grandi che hanno contribuito a fare ancora più grande la storia dell’opera.
Programmazione completa: https://www.maggiofiorentino.com/calendar
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