La mostra – il cui titolo riprende quello dell’autobiografia di Goethe Dichtung und Wahrheit – propone un percorso attraverso immagini realizzate in momenti diversi della sua carriera. Una selezione di 24 opere, per un totale di 91 immagini, che includono ritratti, still life, nudi, scatti urbani, fotografie di moda e di reportage, tutti generi che Probst esplora alternando l’uso del bianco e nero al colore.
Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, afferma: “In questi anni, abbiamo dato una rinnovata centralità alla fotografia nella programmazione di Triennale Milano, presentando il lavoro di giovani talenti come di autori affermati. La personale che dedichiamo a Barbara Probst rappresenta un’occasione unica per fare conoscere meglio in Italia il lavoro di una straordinaria artista di fama internazionale, e si iscrive in un percorso di analisi sulla fotografia quale strumento per mettere in atto un processo critico e una visione.”
Le opere di Barbara Probst sono sempre composte da un gruppo di fotografie, che appaiono misteriosamente connesse. Le immagini associate ritraggono lo stesso soggetto, nello stesso istante ma, con un sistema radiocomandato, l’artista fa scattare simultaneamente gli otturatori di diverse telecamere, ritraendolo da varie angolazioni e distanze. L’istante si frammenta e si dilata, moltiplicando i punti di vista e interrogando il ruolo del fotografo e quello dell’osservatore. Emergono così tutte le ambiguità della fotografia, medium della parzialità per eccellenza.
La selezione delle opere in mostra rende conto della versatilità del lavoro di Barbara Probst, incentrato sul tema della visione e della percezione individuale e soggettiva della realtà. Sono esposti anche i due servizi fotografici commissionatigli da “Vogue” Italia nel 2017 e nel 2019 e uno realizzato per “Wallpaper” nel 2018.
La totalità degli incassi della mostra di Barbara Probst. Poesia e verità sarà devoluta al fondo Milano Aiuta, destinato all’accoglienza e al sostegno dei profughi ucraini, promosso dal Comune di Milano in collaborazione con Fondazione di Comunità Milano.
Ettore Sottsass. Foto dal finestrino 23 marzo – 22 maggio 2022
Triennale Milano presenta dal 23 marzo al 22 maggio 2022 la mostra Ettore Sottsass. Foto dal finestrino, ideata in collaborazione con Studio Sottsass su progetto di allestimento di Christoph Radl.
L’esposizione riunisce 26 scatti fotografici, associati ad altrettanti brevi testi, che Ettore Sottsass aveva realizzato tra il 2004 e il 2006 e pubblicato su “Domus” all’interno della rubrica “Foto dal finestrino”, ideata da Stefano Boeri, all’epoca direttore della rivista. Queste istantanee sono state scattate da Sottsass nei suoi viaggi in giro per il mondo e sono accompagnate da riflessioni che riguardano la progettazione, l’architettura, l’urbanistica, ma anche memorie di viaggio e pensieri sul presente. Nel 2009 questo progetto viene riunito in un volume edito da Adelphi nella collana Biblioteca minima.
Afferma Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano: “Quando nel 2004 divenni direttore di “Domus” chiesi a Ettore Sottsass di scrivere, per ogni numero della rivista, un editoriale che rappresentasse la sua visione del mondo. Ettore preferì cominciare a mandarci delle cartoline o, come preferiva chiamarle, delle “Foto dal finestrino”: immagini a tutta pagina, con un breve testo scritto a macchina con la sua Olivetti Valentine. Porzioni di mondo e pensieri che Ettore recuperava dal suo enorme archivio di luoghi visitati con Barbara Radice, sparsi sulla superficie del pianeta. Le 26 istantanee di pensiero visivo che oggi ripresentiamo in Triennale sono uno straordinario Atlante di corrispondenze e coincidenze tra luoghi, sensazioni vissute e pensieri. Fili tesi tra il mondo dei luoghi abitati e il mondo interiore di un grande e inarrivabile artista.”
Dall’India all’Iran, da Bali a Hong Kong, ma anche Milano, Catania, Ponza: Foto dal finestrino è una raccolta di istantanee – a colori e in bianco e nero – scattate con una vecchia Leica M6 che Sottsass portava sempre con sé durante i suoi viaggi. Questa successione di fotografie lascia emergere lo sguardo di Sottsass sulla realtà che lo circonda e la sua straordinaria capacità di combinare parole e immagini con la massima libertà, costruendo una narrazione unica e personale proprio a partire dallo scarto che le separa. Sottsass coglie mondi e realtà nascosti, che nessun altro ha saputo vedere, e che lui ci restituisce in modo immediato ed essenziale.
Il legame di Ettore Sottsass con la fotografia è noto e lo accompagnerà per tutta la vita. Questo progetto fotografico rappresenta un’ulteriore immersione nel suo universo che Triennale, dopo la mostra monografica del 2017 There is a Planet, ha voluto celebrare e raccontare anche negli aspetti meno noti con Casa Lana – installazione permanente che dallo scorso dicembre è visitabile gratuitamente al primo piano del Palazzo dell’Arte – e con il ciclo di mostre ed eventi dedicati all’architetto e designer che si svilupperanno attorno all’installazione.
Caffè Triennale
Triennale Milano rinnova la propria caffetteria e dà vita a uno spazio di sosta e incontro sempre più attrattivo e accogliente. Il progetto, realizzato dall’architetto Luca Cipelletti, segue principi di sostenibilità e di efficientamento energetico e dà un ruolo centrale al verde, attraverso la creazione di uno spazio arricchito da numerose piante. L’intervento ha liberato lo spazio centrale, così da valorizzare l’asse prospettico dall’ingresso e rendere più visibili le grandi vetrate che affacciano su Parco Sempione. Questo spazio verrà utilizzato per accogliere una serie di installazioni temporanee dedicate alla natura e alla sostenibilità.
La prima opera che viene presentata è GL 03 di Andrea Branzi, parte della Collezione Grandi Legni, edita da Design Gallery Milano & Galleria Nilufar.
Il rinnovo di Caffè Triennale è realizzato in collaborazione con Lavazza, Partner istituzionale di Triennale Milano, e con il Lighting partner Artemide e il Green partner Vannucci Piante.
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