Su Rai5 “OSN Amore in musica”, il 14 febbraio dalle ore 15.00
Prêtre, Sinopoli, Sawallisch, Chung, Gatti, Luisi e Bychkov. Sette grandi bacchette per sette memorabili concerti in compagnia dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. È “Orchestra Rai, amore in musica”, la maratona musicale – realizzata da Marta Teodoro – che Rai Cultura propone domenica 14 febbraio a partire dalle 15 fino a notte su Rai5. Ogni concerto è preceduto da un’introduzione curata da Francesco Antonioni e Valentina Lo Surdo, e seguito da un’intervista a un professore della compagine Rai che ha partecipato al concerto trasmesso. L’offerta musicale si arricchisce così con ricordi personali, aneddoti e consigli per l’ascolto.
Si inizia alle 15.00 con Georges Prêtre e con il concerto all’Auditorium del Lingotto di Torino con il quale il grande direttore francese tenne a battesimo la neonata Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai il 24 settembre del 1994, in occasione del Prix Italia. In programma la Suite da Der Rosenkavalier (Il cavaliere della rosa) di Richard Strauss, quella dal balletto L’oiseau de feu (L’uccello di fuoco) di Igor Stravinskij e il celeberrimo Boléro di Maurice Ravel.
A seguire, alle 16.15, il secondo concerto di battesimo della compagine Rai, registrato pochi giorni dopo quello di Prêtre, il 29 settembre 1994 all’Auditorium Rai di Torino. Sul podio Giuseppe Sinopoli, del quale ricorre quest’anno il ventennale della scomparsa, che ha avuto un rapporto costante con l’Orchestra della Rai. Il programma accosta due “ultime sinfonie”: la Quarta di Robert Schumann e la Quarta di Johannes Brahms, due compositore legati da una forte affinità umana e spirituale.
Terzo appuntamento, alle 17.30, è con il grande direttore tedesco Wolfgang Sawallisch, e con un concerto del 21 giugno 1996 dall’Auditorium Rai di Torino. In quegli anni Sawallisch era direttore principale della Philadelphia Orchestra e della NHK Symphony Orchestra di Tokyo. In programma l’Ottava Sinfonia in do minore di Anton Bruckner, dedicata all’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria.
Alle 19 è la volta del coreano Myung-Whun Chung, protagonista di un concerto registrato il 30 maggio 2018 all’Auditorium Rai di Torino, con l’enfant prodige Alexander Malofeev, che interpreta Rapsodia su un tema di Paganini op. 43 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov. Completa il programma la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 di Ludwig van Beethoven detta “Eroica”, monumentale affresco celebrativo scritto per Napoleone Bonaparte, la cui composizione tenne occupato il musicista per oltre un biennio, dal 1802 al 1804.
Alle 20.40 sale sul podio Daniele Gatti, del quale è riproposto il concerto del 9 gennaio 2020, che ha segnato il debutto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. In programma la monumentale Sinfonia n. 9 in re maggiore composta da Gustav Mahler fra il 1908 e il 1910. Ultima sinfonia portata a termine dall’autore ed eseguita postuma dall’amico e allievo Bruno Walter nel 1912, la Nona è una sorta di testamento spirituale dell’artista, in cui il presagio di morte si mescola a un infinito amore per la vita e a un senso profondo di commiato.
Alle 22.20 è la volta di Fabio Luisi, protagonista insieme al violinista Nikolaj Szeps-Znaider di un concerto registrato il 5 aprile 2019. In programma il Concerto in si minore per violino e orchestra op. 61 di Edward Elgar, che Szeps-Znaider esegue con il suo Guarnieri del Gesù del 1741 appartenuto a Fritz Kreisler, dedicatario e primo interprete della partitura nel 1910, seguito dalla Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Beethoven. Composta nel 1812, la
sinfonia è un miracolo di perfezione formale che abbandona la drammatica celebrazione dell’individualismo eroico beethoveniano a favore di una straripante fantasia, che ai contemporanei parve spinta ai limiti della stravaganza.
Chiude la maratona, alle 24.10, il russo Semyon Bychkov, con un concerto programmato all’Auditorium Rai di Torino il 3 dicembre 2011 con i fratelli Renaud e Gautier Capuçon, rispettivamente violinista e violoncellista. La serata è interamente dedicata a Johannes Brahms: si apre con la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73, seguita dal Concerto per violino, violoncello e orchestra in la minore op. 102.
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