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18 Mag

TCBO vince il bando Strategia Fotografica 2020

Oltre 70 anni di storia del Comunale di Bologna, dagli anni Cinquanta del secolo scorso al 2007, raccontati attraverso circa 10.000 fotografie, in gran parte inedite, di spettacoli, interpreti, pubblico e momenti di vita del Teatro, verranno restituiti alla collettività grazie al progetto “Scatti d’Opera: le foto di scena del Teatro Comunale di Bologna”, che si è aggiudicato il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT), oggi Ministero della Cultura (MiC), con la vincita del bando “Strategia Fotografia 2020”.

Un ballo in maschera. Pavarotti 1989

Obiettivo del progetto – realizzato insieme al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna | Istituzione Bologna Musei e in collaborazione con il Centro di Ricerca per l’interazione con le Industrie Culturali e Creative dell’Università di Bologna (CRICC) – è infatti la conservazione e digitalizzazione del fondo fotografico, che appartiene all’Archivio storico della fondazione lirico-sinfonica bolognese, per la valorizzazione di un patrimonio culturale e musicale di rilevanza nazionale. A coronamento di “Scatti d’Opera” il fondo sarà disponibile e consultabile sui siti del Teatro Comunale e del Museo della Musica.

Le diverse fasi del progetto, che è diventato operativo proprio in questi giorni e che terminerà entro la fine dell’anno, prevedono la riorganizzazione, inventariazione, archiviazione, catalogazione e digitalizzazione dell’intero fondo. Questo tesoro fotografico, facente parte dell’Archivio storico del Teatro Comunale, che dal 2009 è custodito presso il Museo della Musica, ha già portato alla luce immagini che raffigurano interpreti e artisti del calibro di Luciano Pavarotti, Renata Tebaldi, Leo Nucci, Sergiu Celibidache, Claudio Abbado, Miles Davis, Dario Fo e molti altri che si sono esibiti a Bologna Città della Musica UNESCO. Ad immortalarli dietro la lente, troviamo fotografi italiani come Primo Gnani, Nino Migliori, Maurizio Buscarino, Rocco Casaluci, Bepi Caroli e Michele Lapini.

L’attività di catalogazione del fondo fotografico si tiene al Museo della Musica, dove è stato dislocato l’Archivio storico del Teatro e dove sono state predisposte delle nuove postazioni per il team che si occupa del progetto. Questo consente di svolgere congiuntamente sia il lavoro di ricerca e inventariazione sia di digitalizzazione e conservazione. La tecnica e le competenze messe a punto per la valorizzazione del fondo, potranno poi essere utili al fine della realizzazione di futuri progetti riguardanti il materiale grafico ed editoriale legato agli spettacoli del Comunale: dai libretti di sala ai manifesti e locandine, fino ai bozzetti di scena e figurini, sempre custoditi al Museo della Musica.

Il pre-catalogo che verrà costituito, una volta arricchito con le informazioni di repertorio e la cronologia, sarà utilizzato come fonte informativa per realizzare la pubblicazione in forma elettronica del fondo. Il Teatro Comunale allestirà, quindi, una piattaforma open access in cui il pubblico potrà ricercare i documenti fotografici. Il risultato finale dell’operazione consentirà, così, all’utente di poter consultare su un’unica piattaforma web tutte le fotografie relative alla produzione del Comunale negli ultimi 70 anni. Il materiale potrebbe, successivamente, dar vita a una mostra organizzata dal teatro felsineo per mostrare al pubblico alcuni scatti rappresentativi della storia musicale cittadina.

B.B. King, Bologna 1973

Il bando “Strategia Fotografia 2020” è stato stanziato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del MiBACT, oggi MiC. Il Teatro Comunale di Bologna ha ottenuto un finanziamento di 23.000 euro per il progetto “Scatti d’Opera” presentato nella sezione “Conservazione”.

Il responsabile del progetto è Maurizio Tarantino (TCBO); responsabili scientifici sono Flaviano Celaschi e Guglielmo Pescatore (Università di Bologna); il coordinamento del progetto è a cura di Jenny Servino (Museo della Musica) ed Elena Vai (Università di Bologna); il coordinamento del gruppo di ricerca è di Paolo Bonora (Università di Bologna); la supervisione alle attività di conservazione e catalogazione è di Roberto Marchi (Museo della Musica).

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