Quale rapporto intercorre tra Raffaello e la tessitura? La mostra Sul filo di Raffaello indaga l’eredità lasciata dall’Urbinate nel mondo dell’arazzo, con sperimentazioni e soluzioni innovative. Dodici grandiose pezze tessute nelle migliori arazzerie europee, raffiguranti principalmente le pitture delle Stanze Vaticane, per un percorso che culmina nel salone del Trono del palazzo di Federico di Montefeltro: qui il visitatore vi troverà squadernati, grazie all’allestimento curato dagli architetti della Galleria Nazionale delle Marche, i celebri affreschi che Raffaello ha realizzato a Roma, proposti nei colori e negli intrecci delle tessiture.

 

DAVIDE MANCINI ZANCHI E SILVIA CAPUZZO A PESARO

Davide Mancini Zanchi, MIRA IL MARE MÀ LË

È luglio ormai, e sarebbe terribile se a Pesaro non ci fosse il mare: così esordisce la presentazione della mostra MIRA IL MARE MÀ LË (un mix giocoso di spagnolo, italiano e dialetto urbinate, traducibile con “guarda il mare lì”), a cura di Marcello Smarrelli, alla Fondazione Pescheria di Pesaro: si tratta della personale di Davide Mancini Zanchi, con opere ispirate a luoghi specifici della città di Pesaro, incentrata sulla riflessione sul rapporto tra natura e artificio. A pochi passi dal centro espositivo, non perdete GRAUER RAUM, la mostra di Silvia Capuzzo allo Spazio Bianco (spazio pubblico per la fotografia e l’immagine della Fondazione Pescheria). A cura di Alberto Zanchetta, promossa dalla Fondazione Pescheria e dal Comune di Pesaro, il percorso è costituito da una serie di opere realizzate tra il 2020 e il 2021, che traggono spunto da fotografie trovate casualmente dall’artista navigando sul web.

 

UNA COLLETTIVA ALLA ROCCA MALATESTIANA DI FANO

Fortuna instabile quasi possibile, Rocca Malatestiana, Fano

Lidia Bianchi, Silvia Bigi, Oscar Contreras Rojas, Jingge Dong, Rachele Maistrello, Sophie Westerlind sono gli artisti coinvolti nella collettiva Fortuna instabile quasi possibile, presso la Rocca Malatestiana di Fano. Una rassegna che si sviluppa nei luoghi meno accessibili della struttura quattrocentesca, dalle cellette e dalle cappelle della corte centrale alla galleria delle prigioni, scaturita da un lavoro di ricerca svolto durante una residenza dei mesi scorsi e condotto dagli artisti assieme a professionisti di disparati ambiti professionali. La mostra si ispira, fin dal titolo, agli “equilibri instabili quasi impossibili” dell’opera del maestro marchigiano Eliseo Mattiacci, ed è concepita come omaggio e atto di restituzione artistica nei confronti del territorio e della sua comunità.

 

GIACOMELLI E BURRI A SENIGALLIA

Giacomelli Burri. Fotografia e immaginario materico

Fotografia e immaginario materico, affinità e discrepanze tra due figure storiche dell’arte italiana del Novecento. Il maestro della fotografia si confronta con quello della pittura: in Giacomelli / Burri, presentato da Senigallia Città della Fotografia, Museo MAXXI, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e ospitate a Palazzo del Duca di Senigallia, vengono raccontate le vicende artistiche e umane che hanno legato i due artisti. In mostra, un nucleo di fotografie dedicate da MarioGiacomelli a AlbertoBurri, relative ad una personale visione del paesaggio e della terra (in dialogo con la pittura Informale), oltre a lettere e documentazioni di archivio.

 

UGO LA PIETRA ALLA FONDAZIONE ZIMEI

Ugo La Pietra, Abitare è essere ovunque a casa propria

La Fondazione Zimei dedica una personale a Ugo La Pietra, figura eclettica sempre sul confine tra i linguaggi che vanno dall’arte al design radicale, passando per l’architettura, noto per aver sviluppato fin dal ’62 un’attività tendente alla chiarificazione e definizione del rapporto “individuo-ambiente”. Si intitola, infatti, Abitare è essere ovunque a casa propria la mostra a cura di Massimiliano Scuderi, che si articola in una nutrita selezione di opere dell’artista e architetto che va dagli anni Settanta ai giorni nostri. Il percorso occupa anche il giardino della fondazione con Riappropriazione della città, il film presentato da La Pietra nel ’77 al Centre Pompidou di Parigi, e verrà proiettato ogni giorno dalle 21.

 

STRAPERETANA 2021

Straperetana 2021

The New Abnormal è il titolo della quinta edizione del progetto ideato da Paola Capata e Delfo Durante a cura di Saverio Verini con la collaborazione di Matteo Fato, una mostra diffusa che si articola nei luoghi nascosti del territorio abruzzese. Edifici storici, vicoli, abitazioni dismesse sparse in tutta Pereto (in provincia di Pescara): sono gli spazi espositivi delle opere dei tanti artisti invitati, con lavori legati ai temi di metamorfosi e ibridazione, immagini stranianti e misteriose, forme non immediatamente identificabili, soglie da attraversare.

 

Giulia Ronchi

Da Artribune