Celebriamo le eccellenze italiane. Sempre. E con il nuovo governo – pare – oggi più che mai. Sì, perché il Made in Italy non vuole riferirsi solo ai prodotti tipici del nostro paese ma a tutto ciò che a oggi si importa prevalentemente dall’estero. «Dobbiamo riportare in casa, sul continente europeo quando l’economia di scala non permette una produzione nazionale, alcune produzioni cruciali. Penso ai microchip che si fanno solo a Taiwan, ai droni, ma anche alle batterie elettriche per le auto del futuro, oppure ai pannelli solari. La transizione ecologica dai combustibili fossili alle rinnovabili non può e non deve significare che l’Europa passa da una dipendenza dal gas russo a una nuova dipendenza dalle tecnologie cinesi» afferma in un’intervista alla Stampa Adolfo Urso, neo ministro allo Sviluppo economico, che assumerà la nuova denominazione di ministero delle Imprese e del Made in Italy.
E noi di PressRoom, amanti della Patria e delle sue eccellenze, non potremmo esserne più felici! Nasce così una nuova rubrica dedicata ai prodotti, ai marchi, alle idee nate e fatte in Italia. Nasce Italia Autentica.
Una borsa per la vita
Dedichiamo il primo capitolo a Bottega Veneta. Fondata nel 1966 a Vicenza da Michele Taddei e Renzo Zengiaro, i suoi prodotti sono subito resi inconfondibili grazie a un caratteristico disegno di tessitura della pelle, l’iconico intrecciato, diventando immediatamente uno dei marchi preferiti del jet set internazionale, ma anche personaggi dell’arte e dello spettacolo come Andy Warhol che realizza persino un cortometraggio per il brand negli anni ‘80. Rinomata in origine per le morbide borse di pelle, oggi come allora si distingue per uno stile discreto e sofisticato e una raffinata individualità sintetizzata dallo slogan When your own initials are enough.
Abbiamo voluto inaugurare Italia Autentica con una delle idee più innovative e sostenibili nel campo della moda italiana, il “Certificate of Craft” di Bottega Veneta che consente al cliente di usufruire, gratuitamente, di un numero illimitato di riparazioni per la borsa acquistata. Una vera e propria garanzia a vita e un passo importante verso un futuro più sostenibile che si fonda sulle abitudini vecchie, quelle dei nostri nonni per intenderci, dove non si buttava via niente. La moda sostenibile non significa solo creare capi con materiali e metodologie ecosostenibili ma è soprattutto un comportamento di acquisto che può essere sintetizzato in comprare meno ma meglio.
L’iniziativa della maison parte proprio questo mese e si ispira all’utilizzo di materiali straordinari e alla volontà di tramandare l’artigianalità dei propri prodotti. Ma facciamocelo spiegare meglio dal CEO Leo Rongone: «la nostra visione rimane coerente con quella dei nostri fondatori. Volevano che Bottega Veneta rappresentasse la forma più elevata e raffinata di lusso. Contiamo i giorni, non le ore, per realizzare i nostri prodotti. Sono pensati per durare per sempre». E voi, ora che sapete tutto questo, investireste in una borsa BV?
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