Fino al 10 marzo 2024 il Mudec di Milano ospita la grande mostra Rodin e la danza, prodotta da 24 ORE Cultura, in collaborazione con il Musée Rodin di Parigi.
Attraverso un percorso espositivo inedito e originale, la mostra racconta il fascino e la forte influenza creativa che la danza esercitò sul genio artistico di Auguste Rodin: un circolo virtuoso in cui la danza, da un lato, fu musa ispiratrice per l’artista nei primi del Novecento, dall’altro trova ancora oggi ispirazione dalle sue opere “danzanti”, uniche e attuali.
Un’occasione unica per fare un viaggio straordinario nel mondo della danza, a cura di Aude Chevalier, assistente conservatrice del dipartimento di sculture del Musée Rodin, Cristiana Natali, docente di Antropologia dell’Asia meridionale, Antropologia della danza e Metodologie della ricerca etnografica presso l’Università di Bologna ed Elena Cervellati, professoressa associata di Storia della danza e Teorie e pratiche della danza presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
La mostra è resa possibile grazie alla collaborazione con il Museo Rodin di Parigi da cui provengono 53 opere. Un circolo virtuoso in cui, da un lato la danza fu musa ispiratrice per l’artista nei primi del Novecento, dall’altro la danza contemporanea trova ancora oggi ispirazione dall’artista attraverso le sue opere ‘danzanti’, uniche e così attuali.
Avvalendosi della preziosa collaborazione del Museo Rodin, vengono esposte per la prima volta in Italia quindici statuine di danzatrici dedicate dall’artista francese a “Movimenti di danza“. Quattordici provengono infatti dal museo parigino, e a questo nucleo, in occasione della mostra, verrà affiancata una quindicesima statuetta, conservata presso la GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
La mostra diventa un’occasione per fare un viaggio straordinario nel mondo della danza attraverso una selezione video riferita alla coreografia contemporanea e ad artisti coreografi che hanno tratto ispirazione da Rodin per le loro rappresentazioni. Il dialogo continuo tra le sculture di Rodin e l’apparato multimediale e digitale, insieme all’allestimento immersivo, creano un costante gioco di rimandi visivo e simbolico.
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