L’autunno è un momento per partecipare a diverse feste ed eventi. In America e in altre parti del mondo, Halloween viene celebrato l’ultimo giorno di ottobre. In Italia rimangono le tradizioni di una festa cattolica chiamata Ognissanti e il Giorno dei Morti.
Mentre il giorno di Ognissanti è riconosciuto dai cattolici di tutto il mondo, è sorprendente scoprire quante diverse usanze ci sono lungo tutto lo Stivale. Diamo un’occhiata ad alcune tradizioni regionali di Ognissanti e, cosa più importante, alle prelibatezze che possiamo gustare durante le celebrazioni.
Tradizioni e piatti regionali di Ognissanti
Partiamo con il dire che Ognissanti è celebrata il primo novembre; è una festa prettamente religiosa, riconosciuta come festa nazionale non solo in Italia ma anche in altri paesi europei come Francia e Spagna.
In questa occasione, le scuole e le aziende chiudono, permettendo alle famiglie di fare una gita fuori porta e scambiarsi, eventualmente, regali fra di loro.
Il 2 novembre, invece, è il Giorno dei Morti (abbreviato in i Morti) o Giorno dei Morti. In questo giorno, le famiglie italiane commemorano le persone care che sono venute a mancare.
Le tradizioni de I Morti variano di regione in regione, ma tutte sono incentrate sul cibo e sulla famiglia. Un’usanza osservata in tutto il paese è quella di lasciare un posto a tavola completo di acqua e vino per le anime dei propri cari.
In Piemonte, la famiglia apparecchia la tavola e va al cimitero in modo che gli spiriti possano servirsi senza essere disturbati. In Sardegna, le famiglie non sparecchiano affatto la tavola dopo il banchetto, in modo che gli spiriti si possano saziare.
Se gli italiani mangiano secondo i cibi di stagione, non c’è occasione migliore per gustare, alla festa di Ognissanti, piatti con prodotti tipici autunnali: come le castagne arrosto, il risotto alla zucca e il tartufo.Scopri di più sul tartufo italiano e sul perché è speciale in questo post del blog.
Le tradizionali costine con i ceci sono un piatto molto apprezzato in questi banchetti Ognissanti. Si tratta di una zuppa di ceci, sedano, carota, cipolla, pomodoro e costine di maiale originaria del Piemonte. La prossima volta che fai una zuppa, ti consiglio di arricchire la composizione con un filo di olio d’oliva italiano di alta qualità appena prima di servire: in questo modo potrai esaltare maggiormente i sapori!
Anche farsi regali è una consuetudine ricorrente tra le famiglie italiane. Infatti le persone che portano il nome di santi come Maria o Pietro possono aspettarsi di ricevere un regalo.
Mentre in Sardegna, i bambini vanno di casa in casa a raccogliere dolcetti come torte e frutta secca in cambio di una preghiera per il defunto.
In Emilia Romagna i poveri si recano nelle case per chiedere “carità di murt”, o carità in nome dei morti. Questa carità può essere sotto forma di cibo o di denaro.
Ognissanti dolci tradizionali
Proprio come le tradizioni variano lungo la penisola italiana, così succede anche per i dolci. Ma non importa la regione, condividere i dolci dei morti è una parte molto importante della celebrazione Ognissanti.
Un dolce tipico è il pan dei morti, fatto di biscotti sbriciolati come amaretti e Camporelli, uva passa, zucchero, cannella e cioccolato. Pane e saba è un altro dolce tradizionale Ognissanti della Sardegna. Il pane è fatto con la saba, uno sciroppo dolce fatto con mosto d’uva bollito. Il dolce è arricchito con frutta secca e noci per un dolce ricco e decadente.
Ma cosa dare a chi fa “dolcetto o scherzetto”? Potete facilmente preparare un banchetto di dolci per i bambini che suoneranno alla vostra porta con noci tostate e cioccolato. Le tradizionali caldarroste possono essere difficili da trovare, quindi una buona alternativa sono le golose nocciole caramellate con miele di castagno e i tradizionali gianduiotti al cioccolato fondente piemontese.
Ci sono ancora così tanti dolci regionali, tipici della tradizione Ognissanti, che potremmo rimane qui altro tempo: ma quando li avremo elencati tutti la festa sarà già finita!
Speriamo che tu abbia trovato qualche ispirazione per cimentarti tra i fornelli e aver scoperto qualcosa di nuovo riguardo al “Halloween” italiano.
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